Di Armando Allegretti

PERUGIA - Dal secondo semester del 2011 Umbria, Marche, Toscana e Liguria dovrebbero passare al digitale terrestre. In Umbria in seguito all’incontro tra Confesercenti, Confcommercio e Regione Umbria, rappresentata dall’assessore alle infrastrutture immateriali Stefano Vinti, in seguito all’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni sarà previsto anche un contributo per rendere più agevole il passaggio al digitale terrestre alle fasce di popolazione socialmente più deboli.

Ma vediamo bene nel dettaglio di cosa si tratta e cosa dobbiamo aspettarci dal passaggio al digitale terrestre, e lo facciamo intervistando l’assessore regionale Stefano Vinti:

Che cos’è la televisione digitale terrestre?
“É un nuovo sistema di trasmissione che sfrutta le potenzialità offerte dall’informatica ed è una evoluzione tecnologica dell'attuale sistema televisivo. Tale servizio si può ricevere attraverso la normale antenna televisiva”.

Quali sono i vantaggi della televisione digitale terrestre rispetto all’attuale?
"Beh, c’è da fare una distinzione per quanto riguarda i principali benefici derivanti dall’introduzione digitale terrestre, bisogna parlare degli utenti e dei gestori delle reti. Sicuramente per quanto riguarda gli utenti i vantaggi che subito saltano all’occhio sono la possibilità di fruire di un numero maggiore di canali, una migliore qualità immagine/audio uniforme per tutti i fruitori, ovvero non esisteranno utenti che riceveranno immagini di qualità ottima ed altri che riceveranno invece con qualità scadente. Un ulteriore punto forte del digitale è dato dalla partecipazione interattiva ed immediata ai programmi televisivi con semplici azioni sul telecomando, invece che con l’effettuazione di telefonate o l’invio di SMS. Per quello che riguarda i gestori delle reti, invece, lo switch off di novembre permetterà di avere un minor numero di trasmettitori a parità di programmi diffusi, una potenza di trasmissione inferiore e, quindi, minor inquinamento elettromagnetico, senza dimenticare poi la qualità del segnale che non sarà disturbato facilmente dalle interferenze".

Come si possono ricevere i programmi trasmessi con il digitale terrestre?
"Il digitale terrestre è trasmesso esattamente come l'attuale segnale analogico e arriva a casa del telespettatore attraverso la comune antenna televisiva. Se si dispone di un televisore già dotato di decoder digitale integrato è sufficiente sintonizzare i nuovi segnali, mentre se si possiede un televisore analogico, occorre dotarlo di un decoder esterno".

Quindi non sarà necessario cambiare il proprio televisore analogico?
"No, non è necessario cambiarlo ma è sufficiente corredarlo di un semplice decoder che potrà essere scelto tra due modelli: semplici e minimali comunemente detto Zapper o interattivi".

E a tal proposito secondo lei è meglio acquistare un televisore con decoder integrato oppure uno normale corredandolo di decoder esterno?
"É certamente più conveniente acquistare un televisore con decoder integrato in quanto le operazioni di accesso al digitale sono più semplici ed immediate, ed inoltre si opererà con un solo telecomando".

Per ricevere il digitale terrestre devo modificare il mio impianto d’antenna?
"No, per la prima fase di digitalizzazione, che in Umbria avverrà presumibilmente dalla terza settimana di novembre e comunque entro il 2 dicembre 2011, non è necessaria alcuna modifica e se attualmente un impianto funziona bene in analogico è quasi certo che esso funzionerà bene anche in digitale, solo in casi limitati sarà necessario un ri-orientamento delle antenne o il montaggio di una nuova antenna".

Se ho più televisori in casa, cosa devo fare per vedere il digitale terrestre su ognuno di loro?
"Si potrebbe distribuire il segnale video uscente dal decoder su più televisori con un apposito divisore oppure si può collegare l’uscita del decoder ad un modulatore RF, ma in entrambe i sistemi tutti i televisori visualizzerebbero lo stesso programma. Più semplicemente, si potrebbe dotare ogni televisore di economici decoder zapper mentre sul televisore principale si potrebbe installare un decoder multimediale".

Parliamo di costi, per usufruire del servizio di digitale terrestre si dovrà pagare un canone o un abbonamento?
"Oltre all’attuale canone TV non sarà necessario pagare alcun altro abbonamento, inoltre, la TV digitale terrestre, in quanto sostitutiva dell'attuale TV analogica, sarà trasmessa per lo più in chiaro e quindi si potrà vedere gratuitamente. I servizi a pagamento saranno solo discrezionali ed aggiuntivi all’offerta. Normalmente questi programmi sono criptati e si possono vedere solo per mezzo di una carta prepagata da inserire nel decoder".

E quanto potrebbe costare l’utilizzo dei servizi interattivi?
"É prevedibile che molti servizi interattivi siano gratuiti ma il costo dei servizi dipende dalle scelte commerciali dei fornitori dei servizi stessi, per quello che riguarda il collegamento telefonico, fatta salva la possibilità che alcuni editori possano avvalersi di un numero verde, un canale basato su modem sarà tariffato a tempo come una normale conversazione telefonica".

Sembra che sia stato previsto dal Ministero dello sviluppo economico un contributo per rendere più semplice e conveniente il passaggio al digitale terrestre alle fascie della popolazione socialmente più deboli, è vero?

"Si il contributo è riservato ai cittadini che sono in regola con il pagamento del canone, e che non abbiano già usufruito in passato di simili finanziamenti per l'acquisto del decoder digitale, inoltre altri requisiti sono avere un'età uguale o superiore a 65 anni e un reddito pari o inferiore ai 10.000 euro. Il contributo è pari a 50 euro, da scontare direttamente nel punto vendita sul prezzo complessivo del decoder e può essere corrisposto solo una volta per ciascun abbonato".

E cosa dovranno fare i cittadini per ottenere il contributo di 50 euro?

"Per ottenere il contributo sarà sufficiente recarsi presso uno dei rivenditori segnalati dal sito istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, presentando un documento d'identità, il codice fiscale e il bollettino del canone pagato, e autocertificando i requisiti richiesti per accedere al contributo".

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