AREZZO - "Insieme alla Provincia di Arezzo abbiamo chiesto un incontro con l'ente irriguo umbro-toscano per capire quale sia l'effettiva situazione dopo l'incidente alla diga di Montedoglio". Il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, reclama chiarezza dopo la rottura di una parte dell'invaso che ha tenuto in apprensione Toscana e Umbria, la notte tra il 29 e il 30 dicembre e rilancia il coordinamento tra la sua Provincia e quella aretina. Nel corso di una conferenza stampa a Citta' di Castello, Guasticchi ha ricordato l'impegno nelle ore dell'emergenza. "La Provincia di Perugia - ha detto - e' scesa immediatamente in campo, attivando la propria sala operativa ed inviando nella zona interessata 23 pattuglie della polizia provinciale e i Servizi di polizia idraulica e viabilita' per il monitoraggio delle aree a rischio esondazione". In totale, e' stato impiegato circa la meta' del personale della polizia provinciale: 46 agenti e sottufficiali, 4 ufficiali e un funzionario e, sul posto, hanno operato dirigenti del corpo. Le attivita' svolte con turnazioni di 24 ore, hanno riguardato il monitoraggio dei punti critici sull'asta del Tevere da San Giustino a Todi, la chiusura di strade provinciali e locali interessate dall'esondazione o considerate a rischio, la gestione della viabilita' nelle zone interessate dall'emergenza in collaborazione con le polizie locali nonche' l'informazione alla popolazione. Su disposizione della questura e' stato inoltre assicurato il concorso notturno nelle attivita' antisciacallaggio.
 

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