CITTA’ DI CASTELLO - Insegnanti ed educatori della scuola primaria e secondaria di primo grado provenienti da Paesi con  diversi contesti socio-culturali-religiosi (Bulgaria, Grecia, Italia, Spagna, Turchia) si confrontano in questi giorni nella cornice di Villa Montesca, sede della sperimentazione didattica aperta al dialogo ed alla innovazione multiculturale, promossa dai Baroni Franchetti; si tratta di uno dei primi pioneristici tentativi a livello europeo di lanciare un dialogo non solo fra religioni ma anche fra coloro che, nei diversi sistemi educativi, sono chiamati ad insegnare la Religione.

La “Fall School” del progetto LIFE “Learning Interculturality From rEligion” promosso dalla Fondazione Villa Montesca e finanziato dal Programma Erasmus Plus, intende promuovere un metodo pedagogico innovativo basato sulla partecipazione per lo sviluppo di competenze trasversali legate al multiculturalismo e all’integrazione e mira a garantire il diritto dei bambini ad essere pienamente integrati attraverso un’adeguata mediazione interculturale e interreligiosa.

Le giornate di formazione si propongono l’obiettivo di rafforzare le competenze didattiche dei partecipanti facilitando un processo di ricerca critica che parte dai bambini che diventano protagonisti di un processo partecipato che li vede esprimere le loro esigenze, la loro visione di sé e del mondo e le loro aspirazioni in relazione al pluralismo religioso. La scuola di Autunno non è solo un’occasione per tentare un passo verso le relazioni reciproche interculturali, ma è anche una esperienza pedagogica che chiede a trenta docenti di varie culture e religioni accumunati dallo stesso compito di discutere ed elaborare il modello educativo “Life” proposto dalla Fondazione Villa Montesca che verrà consegnato alla Direzione Generale Educazione della Unione Europea, con l’ambizione di diventare una risposta alle sfide di una generazione di docenti che si trova ad affrontare una dinamica educativa sempre più multiculturale.

Il Modello è stato presentato nell’ambito di un seminario partecipato che ha occupato i primi due giorni della scuola, condotto da Fabrizio Boldrini direttore della Fondazione, alla presenza di Maria Rita Bracchini responsabile dei progetti europei della Fondazione, che ha introdotto gli aspetti di tutela dei ragazzi dai potenziali conflitti che il confronto fra religioni può implicare. Al fine di calare nella pratica le teorie discusse, i docenti sono stati ricevuti presso il plesso San Pio X, dove il Dirigente Massimo Belardinelli ha illustrato le esperienze di una scuola sempre più multi-etnica e multi-religiosa; mentre nella giornata ad Assisi, assieme agli esperti dell’Istituto Teologico di Studi Superiori, i partecipanti hanno affrontato il problema della formazione dei docenti e della loro preparazione ai temi della multiculturalità.

Le conclusioni del seminario sono state affidate al filosofo Angelo Capecci, Presidente della Fondazione, e al prof. Giovanni Pieretti che hanno introdotto il fondamentale tema del rapporto fra insegnamento della religione e promozione della persona in un incontro molto partecipato.

Gli ospiti stranieri sono stati accolti presso la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, dall’Assessore Luciana Bassini che ha porto il benvenuto della città, sottolineando come  questo evento è una pietra miliare della cultura educativa e che la città dove è nato il metodo Montessori è il luogo ideale per promuovere iniziative di pace e dialogo fra i popoli; dopo aver visitato la Montesca, al fine di conoscere anche la storia delle istituzioni franchettiane i docenti sono stati invitati a visitare il Museo della Tela Umbra, dove hanno potuto riflettere anche sulla tradizione di Alice Hallgarten, sul rapporto fra insegnamento della religione e sviluppo delle relazioni familiari

Nel gruppo di docenti erano presenti anche rappresentati delle Scuole di Città di Castello, che hanno accettato l’invito della Fondazione a far parte di questo gruppo di pionieri del confronto fra insegnati: Sinighelli e Gustinelli del Secondo Circolo, Bigotti della Scuola Sales e Bracalenti della Media Alighieri-Pascoli.

“Il valore principale della cittadinanza europea è il suo carattere dinamico e dialogico: è inclusiva e basata sulla diversità culturale dei suoi membri. Per questo motivo, poiché la religione è un elemento paradigmatico della cultura, lo sviluppo del pluralismo religioso e l’attuazione di strumenti per assicurarlo, in particolare nelle scuole, sono aspetti rilevanti per tutelare la dimensione interculturale dell’Europa. In questo senso l’educazione al pluralismo religioso rappresenta una chiave per raggiungere la consapevolezza civile e la coesione sociale nella costruzione di un modello democratico di cittadinanza europea” ha dichiarato il direttore della Fondazione Hallgarten - Franchetti Centro Studi Villa Montesca Fabrizio Boldrini, sottolineando come “questa portata innovativa è stata colta in pieno durante la Fall School”.

 

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