LA DESTRA PERSEVERA SULLA STRADA DELLE RESTRIZIONI SVILUPPO DEL FOTOVOLTAICO
- "Portare dal 50% al 100% le superfici su cui poter impiantare centrali fotovoltaiche, quando si tratta di interventi che insistono su terreni edificabili produttivi di tipo industriale. Dal 20% al 100% nel caso di progetti in Agrivoltaico, tali da consentire che sullo stesso appezzamento venga consentita la produzione di energia pulita oltre che le attività agricole compresa la pastorizia: sono queste le due principali proposte che abbiamo avanzato attraverso una mozione che la destra ha puntualmente bocciato in Consiglio regionale, perseverando sulla strada delle restrizioni allo sviluppo del fotovoltaico": lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali del Partito democratico Fabio Paparelli, Simona Meloni, Michele Bettarelli e Tommaso Bori.
"Una scelta irresponsabile, antistorica e antieconomica, quella compiuta dalla Giunta regionale, che – secondo i dem - evidentemente non intende modificare il regolamento adottato lo scorso luglio, nonostante le richieste pressanti che sono venute anche dalle associazioni di categoria, dal mondo dell’impresa e da quello agricolo. Si tratta di un’incomprensibile impuntatura, che sta comportando un grave danno alle imprese e alle famiglie, oltre che imbarazzi e malumori anche nella stessa maggioranza visto che, quando si è trattato di discutere la mozione della Lega, che invitava meramente ad un adeguamento con le normative nazionali, la maggioranza non è stata nemmeno capace di assicurare il numero legale. Le critiche mosse al regolamento dal partito del Carroccio, che chiedeva solo timidi adeguamenti, evidenziano ulteriori crepe in una maggioranza che non esiste più. Del resto i rimpasti e rimpastini annunciati ogni giorno e mai attuati sono la testimonianza di una giunta ormai logora. Nella fattispecie, come è noto, per altro saremmo stati disponibili anche a riformulare le nostre proposte all’interno di un atto unico che riguardasse la possibilità di superare le attuali criticità sul fotovoltaico e le energie rinnovabili, perché crediamo che questo sia un tema non ideologico e di interesse generale per l’intera comunità umbra, che va aldilà degli schieramenti politici. La maggioranza tuttavia ha non solo respinto tutte le nostre proposte ma si è mostrata incapace persino di approvare le sue. Bisognerebbe al contempo accelerare anche sullo sviluppo delle comunità energetiche dove rimaniamo fermi al progetto di legge che abbiamo presentato a maggio del 2021”.
“A causa delle scelte di questo Governo regionale – proseguono i consiglieri del Pd - l’Umbria dal cuore verde sulle rinnovabili è costretta a rimanere ferma al palo, proprio quando ci sarebbe più bisogno di misure di sviluppo, vista la crisi legata all’approvvigionamento energetico e ai costi delle bollette. Ci auguriamo – concludono - che gli incentivi annunciati nel Defr e la forte richiesta che viene dal mercato e dalle famiglie umbre, porti la Giunta a modificare quanto prima il regolamento regionale e a orientarsi verso una più chiara e coerente strategia di sviluppo di questo settore sempre più strategico”.
Fonte acs
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