Deruta, gli studenti del ‘Mameli-Magnini’ imparano i rischi di internet
Iniziativa dei Lions club e Leo club con i giovani della secondaria di primo grado - L’esperta Stefania Palomba ha parlato loro di pedofilia e cyberbullismo
(AVInews) – Deruta, 26 feb. – “Internet è ormai alla portata di tutti, anche dei bambini. È una finestra che permette di affacciarsi sul mondo esterno, ma anche da cui persone estranee possono entrare. È per questo una grande risorsa che presenta però potenziali rischi”. Così, rivolgendosi ai giovani studenti dell’Istituto omnicomprensivo ‘Mameli-Magnini’ di Deruta, la pedagogista, mediatrice familiare e criminologa Stefania Palomba ha introdotto l’argomento della ‘sicurezza dei ragazzi su internet’. Un tema molto delicato che il Lions club e il Leo club di Deruta hanno voluto proporre e affrontare proprio con i soggetti maggiormente coinvolti, come i bambini che frequentano le scuole secondarie di primo grado. Organizzato dai due club, nella struttura scolastica derutese si è perciò svolto un incontro/confronto tra gli alunni e l’esperta Stefania Palomba. All’iniziativa sono intervenute anche Elisabetta Nardi del Lions club di Deruta, e Isabella Manni, dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo ‘Mameli-Magnini’.
‘Noi serviamo gli altri’. “Il nostro motto è ‘We serve’, ‘Noi serviamo gli altri’ – ha ricordato Nardi –, e tra i nostri compiti c’è quello di metterci a disposizione della società per informare e formare. In particolare, siamo molto impegnati nei confronti dei giovani con cui organizziamo incontri e iniziative per sensibilizzarli su alcune problematiche che stanno particolarmente a cuore alla nostra associazione”. “La nostra – ha spiegato Manni – è una scuola che adotta le nuove tecnologie anche nella didattica ordinaria. Simili iniziative sono, quindi, fondamentali per i nostri ragazzi e i nostri docenti affinché utilizzino questi strumenti in maniera consapevole. I bambini hanno grandi capacità con le tecnologie ma poca consapevolezza, così come gli adulti. Tanti di loro utilizzano con leggerezza strumenti che hanno, invece, una elevata potenza”.
I rischi di internet. “Ho fornito ai ragazzi – ha raccontato Palomba – istruzioni di carattere comportamentale e consigli tecnici. Abbiamo parlato di pedofilia e cyberbullismo poiché i genitori possono utilizzare filtri famiglia, ma quando i bambini sono in chat non sanno chi c’è realmente dall’altra parte. C’è, inoltre, il rischio di diventare bulli, perché trovarsi da soli nella propria cameretta può spingere a mettere in pratica comportamenti che nella vita reale non farebbero. I ragazzi pensano di essere isolati e invece tutto lascia una traccia e, nel caso di fatti poco leciti, si può risalire a chiunque”.
Nicola Torrini
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