DERUTA - Un’altra pagina importante per la città di Deruta è stata scritta con la restituzione alla cittadinanza dell’archivio storico comunale e con l’inaugurazione della Casa della cultura e dell’associazionismo. Un unico evento che ha riunito i derutesi, sabato 31 marzo, nell’ex scuola elementare “Goffredo Mameli”, in piazza Guglielmo Marconi, per l’inaugurazione della nuova struttura, che ha visto un intervento di oltre 500mila euro, finanziato per l’80 per cento dalla Regione Umbria e per il restante 20 per cento dall’amministrazione comunale. La Casa della cultura ospiterà le sedi delle associazioni del territorio, 13 delle quali ne hanno già fatto richiesta. Tra queste la banda musicale “Città di Deruta” e la Pro loco. La struttura è, inoltre, la “casa” ufficiale dell’archivio storico comunale, intitolato a padre Ugolino Nicolini, derutese, originario della frazione di Sant’Angelo di Celle. L’archivio, che raccoglie 271 documenti, di cui 118 registri e 153 buste, che vanno dal 1431 al 1876, ritorna tra le mura del centro storico della città della ceramica dopo ben 52 anni di permanenza nell’archivio di stato a Perugia.

Al taglio del nastro erano presenti Alvaro Verbena, sindaco di Deruta, gli assessori comunali alla cultura e ai lavori pubblici, rispettivamente Laura Buco e Lio Mancinelli, Attilio Bartoli Langeli, presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria, e Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l’Umbria. “Il progetto – ha spiegato il sindaco Verbena - nasce agli inizi del 2008 quando, come amministrazione comunale, abbiamo pensato di recuperare questo edificio per farlo a diventare un luogo di aggregazione sociale e culturale, vista anche la continua richiesta della cittadinanza per utilizzarlo in occasioni assembleari e ricreative. Ritenevamo necessario portare avanti un percorso sociale e culturale, che avesse come obiettivo finale quello di scoprire i tesori della nostra città”. Al primo piano della struttura si trovano due sale che ospitano l’archivio storico comunale, una sala riunioni e due stanze che, in seguito, ospiteranno la Biblioteca specialistica della ceramica. Il secondo piano è destinato, invece, alle associazioni, che potranno usufruire di cinque sale riunioni e di due grandi saloni, da utilizzare per convegni e mostre.

“Ci aspetta un lavoro lungo, laborioso, di non facile gestione – ha aggiunto Verbena -, per portare a termine il trasferimento di tutto ciò che sarà racchiuso fra queste mura. Il nostro auspicio è che le future generazioni tornino a studiare l’arte, la cultura e la storia della nostra città e ad amare il proprio territorio, la propria storia e le proprie origini”. “Per noi è una giornata importante – ha dichiarato l’assessore Buco -, perché riportiamo un pezzo della nostra storia a disposizione dei cittadini e perché, finalmente, abbiamo un luogo dedicato alla cultura e all’associazionismo”. Prima della cerimonia d’inaugurazione della Casa della cultura e dell’associazionismo, infine, è stata scoperta una targa, nel parcheggio dell’ex scuola, intitolata a Girolamo Diruta, frate minore e musicista. “La volontà dell’amministrazione comunale – ha sottolineato Alvaro Verbena – è quella di intitolare i luoghi recuperati a personaggi locali che si sono distinti per le proprie doti umane e culturali”.

Rosaria Parrilla

 

Condividi