DERUTA – Si è aperta con il workshop di ceramica Raku, dal titolo “Unico Femminile” con gli studenti della classe quinta, indirizzo design del liceo artistico di Deruta, la tre giorni di “Buongiorno Ceramica” che, fino a domani, vedrà la ceramica e tutti i suoi impieghi, protagonista nella cittadina che maggiormente vi si identifica.

Nella mattinata di ieri, nella piazza centrale, gli studenti – accompagnati dalla professoressa di design, Tonina Cecchetti - si sono cimentati nella lavorazione raku, guidati sapientemente dall’artista Francesca Trubbianelli.

Raku significa vivere con gioia e in armonia con la natura. I manufatti realizzati con questa tecnica, sono apprezzati per il fascino e la screziatura dei colori ed è l'unicità dell'effetto ottenuto che rende ogni pezzo un pezzo unico. Il Raku è una tecnica di origine giapponese nata nel XVI secolo in sintonia con lo spirito zen, legata alla cerimonia del tè. L'importanza del rito consisteva nello smaltare le tazze e cuocerle durante la cerimonia del tè, cerimonia legata alla religione scintoista che mette tuttora in primo piano l'uomo e la natura, interpretati attraverso i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria.

Gli studenti a scuola avevano già foggiato gli oggetti in argilla refrattaria e passati in una prima cottura, insieme all’artista Trubbianelli li hanno decorati utilizzando smalti, lustri, cristalline ed altre sostanze. Poi hanno subito una seconda cottura in un forno circolare a cielo aperto alla temperatura di quasi mille gradi, appositamente utilizzato per questo particolare procedimento del raku. Dopodiché sono stati presi con guanti di amianto e grandi pinze ed immersi nella segatura per ottenere l’effetto tipico del raku, ovvero smalti screziati, superfici nere, oro, rame ed altre colorazioni. Infine, dopo il passaggio in segatura, son stati freddati in acqua e ripuliti fino ad ottenere la iridescenza voluta.

Francesca Trubbianelli è nata ad Assisi, dove vive e lavora.
Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Perugia, corso di Scultura, nel 2005 ha iniziato il suo percorso verso la ceramica e la tecnica Raku frequentando un corso voluto da Nino Caruso e tenuto dall’artista americano David Davinson. Da allora ha focalizzato la sua ricerca nella realizzazione di monili e gioielli per sfidare la materia e arrivare ad effetti apparentemente estranei al loro processo.

Tutti i suoi gioielli sono personalmente realizzati con la tecnica della ceramica raku. La sfida è riuscire a dare ai gioielli leggerezza nonostante il materiale utilizzato sia pesante, fare oggetti leggeri e appropriati, non solo di grande impatto visivo.

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