Depuratore di Todi: spunta una nuova frana a Cascianella
Una nuova frana è comparsa nell’area della Cascianella vicino a quelle già emerse via via da oltre 2 anni. Ciò non è altro che la conferma dell’elevata instabilità idrogeologica dell’area che va ben oltre la zona della Cascianella dove la Regione dell’Umbria, l’ATI e il Comune di Todi ancora insistono nel volerci realizzare il depuratore unico della città di Todi.
E’ dal 2013 che abbiamo denunciato la presenza delle frane e il fatto che la zona è inedificabile essendo classificata A1 dal PRG del Comune di Todi per la semplice ragione che l’area in questione negli anni ‘90 è stata interessata da importanti lavori di consolidamento, finalizzati al necessario mantenimento del versante, nell’ambito del finanziamento della legge speciale per il Colle di Todi e la Rupe di Orvieto. Lavori terminati nel 1995 ed eseguiti dal un consorzio chiamato “Colle Todi” composto da 4 imprese, la Todini di Todi, la Fioroni di Perugia e due imprese di Bologna, il direttore dei lavori era l’ingegnere Dante De Silvestro, mentre il progettista fu la RPA di Perugia.
La condizione della zona, dal punto di vista dell’instabilità geologica, aveva di fatto indotti i tecnici che hanno redatto il PRG del Comune di Todi nel 2002 a farla ricadere all’interno del perimetro di vigilanza del Colle di Todi e a oggi possiamo oggettivamente affermare che sono stati professionalmente corretti a interdire la zona all’edificazione, tanto è vero che da oltre due anni si stanno verificando notevoli e profondi movimenti franosi. Ma di fronte a tutto questo sia il Comune di Todi, sia la Regione dell’Umbria, sia l’ATI con i propri tecnicie dirigenti fanno finta di nulla! Con estrema oscenità assecondano il volere dei suddetti Enti, o meglio di alcuni loro esponenti politici, noncuranti dell’evidente precarietà dell’area della Cascianella sulla quale ora si è verificata un’altra frana.
Cose c’è sotto la questione del depuratore di Todi? Perché questa crescente ostinazione da parte dei nostri amministratori e tecnici a voler costruire il depuratore in quella zona nonostante continuamente il terreno continua a scivolare a valle?
Visto che l’art. 2 della Legge 64/74, Delibera del Consiglio Regionale dell’Umbria n° 721 del 6 giugno 1988 e n° 902 del 13 marzo 1989, fissa che nelle aree situate all’interno del perimetro di vigilanza si possono realizzare “opere pubbliche relative a servizi quali: acquedotti, fognature, linee elettriche, linee SIP, gasdotti, cabine ENEL, percorsi stradali e simili possono essere autorizzate in base alle verifiche di fattibilità do cui ai DD. MM. 12 dicembre 1985 e 11 marzo 1988, sempre nel rispetto dei vincoli idrogeologico, sismico e ambientale se e in quanto esistenti”, non sembra strano che un’interpretazione estensivadi una norma, fatta da un “Dirigente” possa ribaltare una decisione presa dal Consiglio Regionale?
Come mai il nostro geologo nella perizia valuta che l’area non è compatibile per realizzarci delle costruzioni?
Quale è il motivo per il quale non sono stati fatti approfondimenti accurati nonostante la presenza dellefrane?
Perché il continuo susseguirsi di smottamenti non ha consigliato e non consiglia di trovare una diversa localizzazione per la costruzione del depuratore?
Come mai le osservazioni prodotte dai Comitati cittadini durante la procedura di VAS contenentianche proposte di nuovi siti, situati nella parte altimetricamente più bassa e lontana del nostro comune e valutati positivamente da altri tecnici, sono stati “liquidati” con motivazioni altamente suggestive?
Perché i suddetti siti i soliti amministratori e tecnici non hanno ritenuto che entrassero in procedura di VAS per essere adeguatamente valutati? Perché si è voluto evitare tutto ciò?
Crediamo che la scelta del sito su cui far sorgere un’opera così necessaria ed importante per la nostra Città, che ovviamente lascerà il segno per ben oltre mezzo secolo, vada ben ponderata e ciò non può essere cambiato o scambiato con nulla e non può rientrare fra le cose personali!
Il Coordinamento sul depuratore per il NO al sito di Cascianella
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