Depuratore di Todi/ Pd: non sia argomento di speculazione politica
Leggiamo con amarezza le dichiarazioni del capogruppo del PDL Primieri. Lo facciamo non certo perché si rivolge direttamente a questo o a quel rappresentante politico cittadino, negando oltretutto la realtà, ma perché dimostra la totale estraneità dell'opposizione ad una dialettica politica costruttiva per la cittadinanza.
Se infatti il tema del depuratore, che è argomento di interesse pubblico e generale, deve trasformarsi, ed in effetti già lo è per colpa loro, nell'ennesimo “casus belli”, argomento di strumentalizzazione politica per la persecuzione di faziosi interessi di partito, chiediamo che venga dichiarato apertamente dal Capogruppo Primieri; in tal caso ci comporteremo di conseguenza evitando di rispondere ulteriormente per non alimentare un dibattito che risulti fine a se stesso.
Per l'ennesima volta ripetiamo che il consiglio comunale del 26 è stato convocato solamente perché una norma permette ad un quinto dei consiglieri di obbligare la presidenza del consiglio alla convocazione di un consiglio ordinario.
Alla richiesta svolta in sede di conferenza dei capigruppo del 21 agosto 2013, tra l'altro da parte del consigliere Giorgi, di accorpare il consiglio richiesto per il 26 dalle opposizioni con quello Grande del 12 settembre richiesto dalla maggioranza, assicurando la possibilità di inserire una componente deliberativa all'interno, tutti i capigruppo di opposizione hanno apertamente rifiutato.
Un consiglio ordinario sul depuratore oggi non ha alcuna utilità per cittadinanza, perché non può prevedere né l'intervento dei tecnici, né tanto meno quella dei cittadini, delle associazioni e dei comitati.
Tutto questo è possibile nel consiglio grande richiesto dai gruppi PD e PSI per il 12 settembre.
Trovandoci infatti nella terza fase di Vas, che termina il 20 settembre, la fase partecipativa a livello istituzionale, non ci sono ulteriori novità sul piano tecnico rispetto al consiglio precedente tenutosi ad inizio mese, e l'unico scopo di un consiglio comunale in questo momento deve essere quello di partecipare il processo con la cittadinanza, opportunità offerta istituzionalmente dallo strumento del consiglio grande aperto.
E' molto curioso, se non assurdo, che il centro-destra pretenda di polemizzare su questa ovvietà, quando anche loro stessi al tempo della scelta di Porchiano utilizzarono lo stesso strumento del Consiglio Grande. Peccato però che a quel tempo, nella loro gestione realmente antidemocratica e priva di partecipazione, l'allora presidente Pizzichini convocò il consiglio grande quando ormai non solo la sede era già stata decisa (Porchiano), ma addirittura il progetto era già stato appaltato da Umbraacque.
E il ridicolo di questa situazione è che proprio a causa di quella scelta scellerata da loro compiuta, assolutamente non partecipata, che l'attuale localizzazione del sito è vincolata ad un progetto già esistente, limitando i siti possibili a quelli espressi nel rapporto ambientale di luglio 2013.
La partecipazione si deve svolgere nelle sedi istituzionali adeguate ( comprese le assemblee cittadine che non certo confondiamo con riunioni di partito), come il Consiglio Comunale Grande del 12 settembre, non certo inseguendo le richieste strumentali dell'opposizione come quella del consiglio del 26 agosto.
Ribadiamo con forza, come già detto in numerosi comunicati, che non è affatto vero che tutto è stato deciso. La decisione deve essere presa nella quarta fase di VAS, che inizia dopo il 20 settembre, nella quale la Regione Umbria esprimerà il proprio “parere motivato” sulla sede definitiva, a seguito del rapporto ambientale rilasciato dall'ATI il 10 luglio e di tutte le osservazioni che verranno presentate dai soggetti interessati, compresi i cittadini e le istituzioni cittadine, entro il 20.
Inoltre aggiungiamo anche che mentre il centro-destra pone tanta attenzione alla questione del DOVE, e sembra quasi l'assassino che torna sul luogo del delitto, in quanto tutta questa situazione è così complessa solamente a causa della loro incompetenza ai tempi del governo, ci permettiamo di dire che un tema altrettanto importante, e che porteremo all'attenzione della città nel consiglio grande del 12, è quello del COME: è possibile infatti in questa fase non solo proporre prescrizioni e valutazioni sulla sede, ma anche sul come il depuratore dovrà essere realizzato in funzione di una certa sede. Le prescrizioni migliorative che possono essere proposte comprendono la mitigazione ambientale, la copertura delle vasche del depuratore, l'abbattimento della rumorosità, la filtrazione dell'aria, l' utilizzo di pannelli fotovoltaici sopra le vasche per abbattere i consumi energetici, ecc..
Il nostro impegno è quello di avanzare proposte migliorative in tal senso, l'invito è che tutti facciano altrettanto.
Queste sono scelte di civiltà, calcare i populismi è svilente anche per le opposizioni. A meno che tutto il problema non fosse il gettone di presenza.
Partito Democratico di Todi
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