PERUGIA - Riccardo Vescovi, coordinatore di DEMOS (Democrazia Solidale) Umbria, chiede uno strutturato intervento da parte del Governo e una migliore gestione delle risorse a livello locale. «La grave situazione pandemica e sanitaria che l’Italia sta vivendo si sta trasformando, come previsto, in una grave crisi economica, soprattutto nella nostra regione che registra da anni allarmanti livelli di povertà e sottosviluppo economico.

Molte persone hanno perso o perderanno a breve il lavoro o la propria attività produttiva o si vedranno drasticamente ridotto il reddito; molte famiglie sono in difficoltà economica; a molti umbri manca liquidità per fare una semplice spesa.

Ci sono misure straordinarie da prendere sia a livello centrale: in questo senso è incoraggiante lo stanziamento di 400 milioni per intervenire al livello dei più poveri, sia a livello regionale con una politica di sostegno al credito e di taglio fiscale. È necessario, tuttavia, che la politica invocata da Mario Draghi e ripresa subito a livello nazionale da DEMOS, cioè quella dell'"helicopter money" (vale a dire la distribuzione di liquidità a imprese e famiglie senza garanzie) va assolutamente fatta propria dal governo e recepita dalle strutture regionali».

Vescovi spiega poi quali sono le proposte specifiche di DEMOS al governo: «Chiediamo con forza che s'intraprendano queste azioni: 1- Ricarica straordinaria di 500 euro a tutti coloro di cui si conosce la mappatura tramite INPS (dipendenti in Cassa Integrazione o in Naspi, beneficiari del Reddito di Cittadinanza);

2- Accordo immediato con la grande distribuzione per un’autocertificazione di spesa a credito e a tempo limitato, che riguardi ovviamente alimenti, disinfettanti e simili e permetta di fare acquisti alle famiglie in grave crisi di liquidità;

3- I 400 milioni affidati ai Comuni per i più poveri vanno trasformati in buoni pasto o acquisto, più semplici da distribuire tramite le associazioni accreditate.»

Il coordinatore di DEMOS Umbria lancia infine un appello alla Giunta di Donatella Tesei: «Chiediamo che in questi momenti ci possa essere una gestione condivisa dell'emergenza, nel rispetto dei ruoli istituzionali e delle responsabilità di ciascuna forza politica. Non è questo il momento di utilizzare lo scranno di governatore dell'Umbria per innescare polemiche con il governo centrale a scopo di propaganda elettorale. Nella nostra terra conosciamo bene i terremoti. Arriverà il tempo delle verifiche e dei riscontri, ma adesso c'è bisogno di salvare dalle macerie chi si trova sommerso. E per farlo servono altre parole e altre attenzioni».

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