L’assessore regionale all’Ambiente e alla Pesca, Roberto Morroni, interviene per fare chiarezza sulle problematiche del ripopolamento di trote, dopo che il segretario regionale e due consiglieri regionali della Lega hanno chiesto alla Regione di intraprendere l’iter seguito dalla Regione Marche.

  “Non è responsabilità, né tanto meno volontà, dell’Aassessorato regionale se non è consentita, allo stato attuale, l’immissione di trote alloctone nei corsi di acqua umbri. Questo deve esser ben chiaro, una volta per tutte. Il divieto di immissione in materia di specie e di popolazione non autoctone, è stato ribadito a tutte le Regioni dal Ministero della transizione ecologica con una nota del 28 febbraio 2022, all’indomani dell’inserimento all’interno del Decreto “Milleproroghe” dell’emendamento finalizzato, nella sostanza, a consentire in via transitoria l’immissione di specie non autoctone già autorizzata in data antecedente al 2 aprile 2020.

  “Comprendo e ho fatto mie le preoccupazioni espresse   dal mondo della pesca e il disagio recato alle attività ad esso collegate – evidenzia Roberto Morroni –; ricordo che l’Assessorato ha già inviato alla fine del 2021 una richiesta di deroga al Ministero della transizione ecologica per l’immissione di trote alloctone, rispetto alla quale il 28 marzo il Ministero ha chiesto alcune integrazioni che, in tempi molto brevi, la Regione potrà inviare e ottenere così l’autorizzazione”.

   “Tuttavia la deroga, ritenuta ammissibile da Ispra – precisa l’assessore - riguarderà la possibilità di immettere nei corsi d’acqua esclusivamente trote alloctone sterili, così come autorizzato alla Regione Marche. Nella nostra richiesta di deroga, come possibilità aggiuntiva rispetto a quanto avanzato dalle Marche, abbiamo inserito anche l’utilizzo di trote fario di ceppo atlantico nei laghetti di pesca sportiva, aspetto per il quale ci appresteremo a fornire a Ispra ulteriori rassicurazioni”.

   “Pertanto, la possibilità di immettere le trote fario di ceppo atlantico presenti nell’impianto di Borgo Cerreto nei corsi d’acqua regionali – rileva Morroni – ad oggi non trova purtroppo alcuna legittimazione normativa; una posizione confermata dal Sottosegretario di Stato al Ministero della transizione ecologica, On. Vannia Gava, in occasione di due audizioni svoltesi in sede di Commissione Politiche Agricole in data 10 marzo 2022 e in data odierna. In entrambe le circostanze – dichiara l’assessore – sono intervenuto per chiedere al Ministero il superamento di questa situazione di blocco, consentendo l’immissione di tutte le specie già utilizzate in passato (nel caso dell’Umbria, sia la trota mediterranea che quella fario di ceppo atlantico), nell’attesa che il tavolo di lavoro nazionale definisca, entro il 31 dicembre 2023, le specie autoctone e alloctone con riferimento ad ogni regione italiana”. 

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