Le recenti dichiarazioni del viceministro alle infrastrutture relative alla trasformazione della E-45 in autostrada ci spingono a ribadire la nostra contrarietà al progetto. Per la nostra regione servono più che altro le risorse per la messa in sicurezza delle scuole, più di 200 milioni di euro. Altro che autostrada, Dopodichè la regione dovrebbe intervenire per capire come stanno veramente le cose sulla Perugia-Ancona, la cui terminazione è ferma ormai da venti anni. Per non parlare del nodo di Perugia. E viste le innegabili condizioni di dissesto della superstrada, se ci sono le risorse per l'autostrada si utilizzino per la messa in sicurezza della E/45. I lavori tra l'altro non sono più procrastinabili viste le condizioni disastrate del manto stradale in numerosi tratti che la fanno assomigliare più ad un “tratturo” che ad una superstrada.

Come da noi in più occasioni affermato poi, il progetto di una E-45 a pedaggio si scontra con le reali esigenze dell'Umbria sia dal punto di vista della tutela del territorio sia dal punto di vista della soluzione dei problemi del traffico e della viabilità, oltre ad essere stato contrastato con forza dalle associazioni di categoria. Ma questo tema del pedaggio è noto ai parlamentari umbri.

Non ci hanno mai convinto e non ci convincono oggi le “sirene” che cantano di chissà quali mirabolanti vantaggi per gli umbri assicurerebbe il passaggio dell’autostrada piuttosto che un ammodernamento del sistema di viabilità. Gli unici contenti e che già si sfregano le mani sono i privati per i cantieri e per il pedaggio. Noi pensiamo che occorra garantire agli utenti la sicurezza della E-45 e contrastare con forza qualsiasi tentativo di speculare sulle legittime aspettative dei cittadini di avere infrastrutture pubbliche efficienti e sicure.

Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale Prc-FdS Umbria

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