Default e Comune di Perugia: appello ai perugini del Movimento Cinque stelle
Il Paese è sull'orlo del default. Ora lo possiamo dire senza timore di essere denunciati per procurato allarme. La manovra di emergenza di questi giorni, fatta dal governo ma ordinata dall'Europa per salvare il Continente dalla catastrofe economica, ne è la prova lampante. Del resto lo denunciamo da quando ci siamo costituiti come movimento di cittadini informati.
Che il Paese andasse verso la bancarotta era già ben evidente qualche anno fa, quando il rapporto debito/pil ha ricominciato a viaggiare verso quota 120%, senza che vi fosse, nei comportamenti della classe politica, alcun segnale di inversione di tendenza. Bastava solo analizzare le dinamiche dei credit default swap o valutare il carico annuo di interessi - più di 80 miliardi, ben più di una finanziaria da "lacrime e sangue" - per capire quale fosse la reale tendenza. Invece in questi anni abbiamo assistito al peggio, sia a livello nazionale, che locale.
Pensiamo solo a follie come la spesa militare, la TAV in Val Susa, la proposta di nucleare, il ponte sullo Stretto, progetti faraonici da finanziare con ulteriore debito pubblico e totalmente fuori budget, come dimostrano le reazioni attualissime dei mercati sulla nostra solvibilità.
Il clima da pre-catastrofe economica è ben evidente anche a livello locale perugino: dalla crisi degli asili, le privatizzazioni delle mense,gli aumenti delle tariffe il giorno dopo le elezioni regionali (le “decisioni coraggiose” del Sindaco Boccali), la sistematica distruzione del territorio, le strade da terzo mondo, il 31% di perdite nelle reti idriche, la mancanza di fognature in gran parte della periferia, l'inceneritore in project financing, la scommessa dei derivati, per finire alla scellerata gestione clientelare delle SpA ex municipalizzate regalate ai privati, dove i politici trombati trovano lavoro e siedono all'interno dei consigli di amministrazione, ottenendo dal Comune rincari di tariffa figli dell'incredibile conflitto di interessi che nessuno denuncia.
Proprio in questi ultimi mesi, pur con il disastro economico alle porte, il Comune di Perugia non si è fatto mancare nulla quanto a decisioni sciagurate, come la recente nomina di ben 40 dirigenti senza concorso esterno, necessità tutta da dimostrare, o quella dei 390.000 euro per premi di produzione da erogare ai 48 dirigenti, premi auto-deliberati nello scorso aprile dagli stessi dirigenti.
Non ci interessano le motivazioni di questi procedimenti, né se siano legali. Rileviamo soltanto che nella situazione economica attuale, con tante famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, non possiamo permetterci 40 nuovi dirigenti, né premi di produzione, finanziati da soldi pubblici, i quali potrebbero essere utilizzati molto più utilmente.
La politica locale - così come quella nazionale, di governo e della finta opposizione - ha agito in modo irresponsabile, ha fallito, ha sperperato, ha devastato la fruibilità del bene pubblico, specialmente in danno delle future generazioni.
L'APPELLO
Chiediamo ai Cittadini liberi di Perugia - non compromessi con la politica - di unirsi a noi nelle battaglie di civiltà che ogni giorno combattiamo e di dedicare qualche ora del proprio tempo alla discussione partecipata del progetto di sviluppo sociale ed economico che stiamo elaborando, ben diverso da quello - intriso menzogne e senza futuro, specialmente per i giovani - che la politica, da anni, continua ad imporci.
I cittadini del Movimento Cinque Stelle Perugia
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