IL DECLINO DISASTROSO DELLA SANITA' PUBBLICA
di Alfonso Gianni
Il rapporto sulla nostra sanità, consegnato ieri in Senato dal Gruppo italiano per la medicina basato sulle evidenze (Gimbe) traccia un quadro impietoso. Nel decennio 2010-2019 lo Stato ha finanziato le Regioni cui compete la sanità con un +0,9% annuo, mentre l'inflazione avanzava dell'1.1% annuo. Un finanziamento negativo quindi. Le prospettive future sono ancora peggio: si prevede che nel prossimo triennio la spesa sanitaria scenderà al 6,1% del Pil.. La spesa pubblica pro-capite italiana sarà pari a 3.052 euro contro una media Ocse di 3.488. Se dovesse passare il disegno sull'autonomia differenziata il divario fra le regioni, fra sud e nord del paese, si allargherà ancora di più. Un disegno "francamente eversivo" lo definisce il Gimbe e ci ricorda il passaggio di Gramsci sull'eversione delle classi dirigenti.
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