Nella giornata di ieri i vertici della multinazionale Nestlè, come annunciato da tempo, hanno avuto un incontro prima con la Presidente della Giunta Regionale, con il Sindaco e la Giunta comunale di Perugia, poi con il sindacato in merito alla vertenza Perugina.

Purtroppo le peggiori previsioni si sono avverate. L’azienda ha confermato la vendita di due marchi storici della fabbrica di San Sisto: le caramelle, tra cui la Rossana, e i biscotti, le Ore liete.

Riteniamo sciagurata questa decisione aziendale perché inevitabilmente porterà ad un minor utilizzo di personale per circa 180 persone, in quanto è ormai evidente che queste produzioni resteranno alla Perugina solo momentaneamente.
 

E’ chiarissimo il piano industriale che viene confermato dalla Nestlè: quello di una fabbrica con pochi prodotti leader nel settore del cioccolato, sempre meno personale fisso, l’utilizzo di lavoratori stagionali, il ricorso alla cassa integrazione e ai contratti di solidarietà. Non solo manca ogni volontà di sviluppo produttivo, ma di fatto si certifica lo smantellamento lento e progressivo dello stabilimento.

Non condividiamo gli aspetti positivi riscontrati dalla giunta comunale di Perugia e da quella regionale dell'Umbria che sembrano più interessate ai rapporti istituzionali con la Nestlè che alla sostanza dei problemi: il loro impegno dovrebbe essere quello di stare incondizionatamente dalla parte delle maestranze di San Sisto. E non è così.

Adesso che ogni alibi è caduto si tratta di opporsi con tutte le forze a questo piano industriale che fa pagare pesantemente agli operai il prezzo della crisi e che mette in discussione il futuro della Perugina.

La Sinistra per Perugia ritiene, già da tempo, che si debba creare un movimento di lotta cittadino con le forze politiche e sociali disponibili per costringere la Nestlè a cambiare il progetto industriale presentato.

Bene quindi le assemblee convocate dal sindacato per informare i lavoratori, ma esse devono servire per costruire una proposta di lotta ed un cambio radicale di atteggiamento nei confronti di un gruppo manageriale che, in questi anni, non si è comportato correttamente nelle decisioni e nei rapporti industriali.

Questa battaglia per la difesa dell’integrità aziendale riveste importanza particolare anche perché già a suo tempo l’investimento nel settore dei biscotti è stato ottenuto dopo una dura lotta e un aspro confronto con l’azienda negli anni ottanta pagato, tra l'altro, con l’uscita anticipata dal posto di lavoro di parecchi operai.

La Sinistra per Perugia continuerà ad essere sempre e comunque al fianco dei lavoratori e contro chi non li difende.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

 

 

 

 

 

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