Come assemblea delle donne “le DE’GENERE” di Terni abbiamo scelto di fare la nostra prima iniziativa pubblica, partecipando allo sciopero di oggi 28 gennaio indetto dal sindacalismo di base e dall’autorganizzazione, portando nel corteo i nostri contenuti.
Come donne non possiamo stare zitte di fronte quello che succede in questi giorni nel nostro Paese, non possiamo non esprimere tutta la nostra rabbia e indignazione per l’indecente spettacolo che la classe politica sta dando di sé, dell’Italia e delle donne italiane nel mondo.

Siamo studentesse, insegnanti, disoccupate, educatrici, precarie, artiste, ricercatrici, siamo le donne che non “fanno notizia” su TV e giornali, per questo siamo scese in piazza per urlare il nostro: ORA BASTA!!! Noi non ci stiamo, noi e i nostri corpi non siamo in vendita, rivendichiamo la nostra dignità! Siamo pronte come sempre a lottare – e non a “svenderci” al sultano di turno – per ottenere e salvaguardare i nostri diritti!

Rifiutiamo i nuovi modelli inculcati dai media nelle giovani generazioni: escort, veline, “letterine” disposte a tutto pur di sfondare nel mondo dello spettacolo o della politica? NO, grazie!

Denunciamo un peggioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro delle donne nel nostro Paese: secondo i dati del 2010 del Forum economico mondiale su “gender Gap”, che misura il divario di opportunità tra uomini e donne, l’Italia è scesa dal 72° al 74° posto su 134 Paesi analizzati (preceduta da Ghana, Botswana, Romania, Vietnam!) per quanto riguarda la partecipazione delle donne al lavoro (su questo siamo addirittura al 94°posto), alla vita politica, il loro accesso all’istruzione, la loro presenza nei luoghi decisionali e la loro aspettativa di vita. Per quanto riguarda i salari, in Italia le donne guadagnano in media il 50% in meno degli uomini.

Le donne in questi anni sono state colpite inoltre dall’inaudita violenza di un Vaticano che pretende di legiferare sui nostri corpi e sulle nostre vite, (Legge 40 sulla procreazione assistita, attacco alla L.194 sul diritto all’aborto, restrizioni sulla pillola abortiva RU486, aumento dei medici obbiettori negli ospedali pubblici, proliferazione dei cosiddetti “movimenti per la vita” che fanno vero e proprio “terrorismo psicologico” alle ragazzine.

Chiediamo: più spazi, servizi sociali, asili nido, scuole, consultori, giardini pubblici, centri antiviolenza! Ma su questo le amministrazioni comunali tagliano le spese, salvo poi finanziare – come ha fatto il Comune di Terni (con 800.000 euro di fondi pubblici) le chiese del territorio per “ristrutturazioni” o proporre la realizzazione di un nuovo asilo nido in città, non pubblico e aperto a tutte le famiglie, ma solo ai figli dei dipendenti del Comune e del Tribunale: come donne non possiamo non indignarci!

Siamo noi donne a pagare il prezzo più caro di questa crisi economica: le prime ad essere licenziate, quelle che più subiscono ricatti e restrizioni di tutele e diritti, quelle costrette a scegliere il part-time per sobbarcarci interamente il lavoro di cura e riproduzione e sopperire alle necessità familiari, quelle più oberate da carichi di lavoro insopportabili, quelle più colpite dalla precarietà dilagante in ogni settore.
Invitiamo tutte ad alzare la testa, esigiamo ciò che ci spetta: case, servizi sociali, lavoro, salute, scuole ed università pubbliche, laiche e pluraliste!

L’assemblea delle donne si riunisce ogni giovedì alle 21 in Via del Lanificio 19/a, invitiamo tutte le donne interessate a partecipare!
Solo NOI siamo le PADRONE dei NOSTRI CORPI e delle nostre vite!

Assemblea delle donne "Le DE’GENERE " Terni
Degenere.tr@gmail.com

 

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