Deboli e inconsistenti le misure anticovid. Nota di Simona Meloni
“Ancora una volta, nel giorno in cui l’Umbria registra quasi 700 contagi, la presidente Tesei si veste da novello Ponzio Pilato e decide di non decidere, proseguendo con la politica del pannicello caldo che la Giunta di centrodestra ha portato avanti fino ad ora”: lo afferma la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, in merito all’ordinanza della Regione in vigore da oggi in relazione alle misure anticovid.
“Il documento in vigore da oggi e fino al 9 gennaio – prosegue Meloni – si limita all’obbligo delle mascherine all’aperto e a normare, in maniera molto chiara e stringente, accessi e frequenze per quanto riguarda le strutture sanitarie. Misure corrette, ma decisamente poca cosa, considerando che ci si limita a ‘raccomandare fermamente’ tante altre attività, lasciate nella responsabilità dei Comuni. In questa lista l’adozione di iniziative per evitare assembramenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Si chiede ai sindaci, ancora una volta, di impostare la propria attività e quella delle proprie amministrazioni sullo smart working. Si invitano i cittadini, in autoprelievo, ad effettuare tamponi prima di accedere a momenti di aggregazione familiare. La sagra dell’assurdo, se consideriamo già le file chilometriche ai punti dei tamponi drive through che dovevano essere implementati sul territorio, il prezzo alle stelle dei tamponi effettuati dai centri privati, il tasso di positività arrivato al 3,98 e la crescita dei contagi del 36 per cento”.
“Ci saremmo aspettati - spiega Meloni - un documento più incisivo, in grado di dare una sicurezza agli umbri che ora si ritrovano disorientati. Da un lato i picchi di contagi, dall’altro l’incapacità degli amministratori regionali di dare risposte concrete e maggiori, al di fuori di quelle ovvie e che molti sindaci avevano già affrontato autonomamente. Il tutto, contribuendo ad accrescere l’allarme tra la popolazione, alla soglia delle feste natalizie, senza mettere sul piatto alcun tipo di incentivo o di ristoro, per chi, come le attività economiche, si troverà di fronte a disdette dell’ultimo minuto. Un regalo di Natale amaro dalla Giunta Tesei”.
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