De Rita al Festival della Sociologia di Narni
Il sipario si è alzato sul Festival della Sociologia di Narni 2021, unico Festival in Italia che dà la possibilità all'opinione pubblica di dialogare con le scienze sociali. La sociologia, confrontandosi con altre discipline, analizza l'impatto che la pandemia ha portato nella nostra società. Il tema che si è data questa edizione è la Next Society "Natura, Cultura, Politica", anche perché ci dovrà essere un cambiamento di rotta post pandemico.
Scelta coraggiosa quest'anno,nonostante l’emergenza pandemica, il festival si terrà in presenza a Narni, fino al 9 di ottobre, con tutte le sicurezze previste rispettando le normative anticovid.
Tanti gli ospiti e gli eventi che il Festival conta fra le sue proposte, come ogni anno nomi molto importanti come Francesco Profumo, Giuseppe De Rita, Alessandro Cavalli, Mario Morcellini, Francesco Giorgino, Maria Carmela Agodi, Franco di Mare, Annamaria Rufino, Carla Collicelli, Roberto Cipriani, Paola Borgna,Franco Ferrarotti, Paolo Jedlowski, Ercole Giap Parini, Raffaele De Giorgi, Chiara Saraceno, Ambrogio Santambrogio e un’occhio di riguardo per i giovani studiosi e ricercatori.
A Narni si discuterà di un ripensamento sulla prossima idea di società quindi, anche a partire dalle riflessioni che la pandemia ha quasi imposto a questa disciplina scientifica, che sempre di piu mira a diventare “pubblica e socialmente utile”.
Un’occasione di ricostruire i legami sociali, gia messi a dura prova dalla nascita dei nuovi sistemi di comunicazione e ulteriormente indeboliti dall’esigenza di isolamento sociale che le norme anti contagio hanno imposto, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, e anche un’occasione per ripensare la scuola, l’università, e il futuro di giovani e famiglia.
Assegnati il premio Vilfredo Pareto per la Sociologia che è andato ex-equo, dopo varie ore di camera di consiglio del Comitato Scientifico del Festival, alle due ricercatrici Alice Scavarda dell'università di Torino e Laura Guercio dell'università di Perugia.
Un Festival quindi che si concentrerà sulle proposte di rigenerazione di una nuova società fondata sulla responsabilità e affidata in qualche misura al Piano Nazionale di Ricostruzione e Resilienza. Presente anche il Robot Nao, dell’Università degli Studi di Torino. Nao possiede un linguaggio naturale ed è in grado di riconoscere il volto delle persone, rilevarne l’età, risponde ai comandi vocali e sopratutto coglie le emozioni nel viso delle persone: felicità, paura, tristezza e altro ancora.
Importante spazio per la responsabilità sociale allo sviluppo sostenibile: le lectiones magistralis di De Rita e Profumo. Giuseppe de Rita Presidente Censis ha portato la sua esperienza di ricercatore sul campo – anche se ci tiene a precisarlo non è mai stato un accademico – approfondendo il tema della “Responsabilità sociale della Sociologia”, Francesco Profumo Presidente Acri e già ministro,invece, ha parlato di “Un approccio olistico al tema dello sviluppo sostenibile”.
Tanti gli applausi hanno accompagnato la sua uscita dal palco del Teatro comunale e contestualmente l'entrata di un altro big : il Presidente ACRI Francesco Profumo che ha esordito dicendo. “Il mio obiettivo è portare l'attenzione sul fatto che le grandi sfide che l'umanità si troverà di fronte nei prossimi anni dovranno necessariamente essere affrontate con un approccio di ampio respiro”.
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