Finalmente, dopo settimane hanno tutti compreso che il congresso regionale non si può svolgere in questa situazione di drammatico aumento dei casi Covid-19 in Italia e, soprattutto, in Umbria.
Ci fa piacere che prevalga il buon senso e che tutta la comunità del PD umbro converga nell’adottare il principio di precauzione. In questo momento tutti i dirigenti e i rappresentanti istituzionali del Partito Democratico, ciascuno secondo le proprie responsabilità, devono produrre il massimo sforzo possibile per contribuire a risolvere i gravi problemi - sanitari, sociali ed economici - che ci pone la pandemia. Proprio per concentrarci sui nostri doveri politici ed istituzionali noi nei giorni scorsi avevamo autosospeso la nostra campagna congressuale.
Come era facilmente prevedibile, i congressi del PD sono stati sospesi anche nelle altre regioni italiane dove erano previsti.
Chiaramente, le modalità della sospensione del nostro congresso regionale e le forme secondo le quali si organizzerà il partito umbro nel corso di questa seconda ondata pandemica, saranno decise nelle sedi e dagli organismi competenti.
Il lavoro di questi mesi è certamente stato utile. Gli iscritti del PD hanno cominciato a capire dove si annidano le troppe ipocrisie. Cresce nel PD la voglia di partecipare ad una comunità inclusiva e plurale. Di uscire dalla retorica delle frasi fatte per stare nella concretezza delle cose da fare. Ci sembra sia un primo importante risultato. Continueremo nei prossimi mesi a fare attività politica e amministrativa come sempre abbiamo fatto, dalla parte dei cittadini.
 

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