Il Ddl Zan è stato affossato. Il Parlamento ha scelto di non procedere nella discussione della legge e lo ha fatto tramite lo strumento del voto segreto, ignorando le richieste che da decenni arrivano dalla comunità LGBTI+. La tagliola ha decretato la fine del disegno di legge, con 154 voti contrari al passaggio all’esame del testo. Disegno di legge che avrebbe contrastato i crimini d’odio motivati da questioni legate all’orientamento sessuale, l’identità di genere, la misoginia e l’abilismo.

«Quanto successo ieri in Senato è vergognoso – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – Senza neanche metterci la faccia, senatori e senatrici tramite voto segreto e urla da stadio hanno affossato un disegno di legge il cui unico obiettivo era quello di tutelare le persone dall’odio e dalla violenza. L’Italia non si merita tutto questo, le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, intersex, le donne, le persone con disabilità, non si meritano tutto questo.»

«Scendiamo in piazza in tutta Italia per gridare vergogna alla politica che gioca sulla pelle delle persone e delle identità LGBTI+ - continua il presidente di Omphalos – Non ci arrendiamo all’ennesimo schiaffo della politica alla comunità LGBTI, alle donne, alle persone con disabilità. Faremo sentire, ancora una volta, la nostra voce. La voce dell'Italia laica, inclusiva, accogliente, libera.»

Al presidio, convocato da Omphalos, per sabato 30 ottobre alle ore 19 a Perugia in Piazza IV Novembre hanno già aderito decine di organizzazioni da tutta la regione. Da ARCI a CGIL, dalle organizzazioni studentesche (UDU, Rete degli Studenti) alle associazioni come Emergency, fino ai partiti politici che hanno sostenuto il disegno di legge in parlamento e fuori.

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