Evidenzia i problemi più acuti che vivono gli umbri  disegna gli obiettivi generali (esigenza di aumentare la ricchezza e la produttività del sistema economico).
Le Associazioni dei Consumatori-Utenti aderenti all’Associazione di secondo livello Ce.S.A.C. e l’U.N.C. esprimono una posizione sul Documento Annuale di Programmazione (DAP) articolata e ragionata, in quanto il documento licenziato dalla Giunta Regionale, complesso e ponderoso presenta sicuramente aspetti condivisibili, ma ci sono anche punti sui quali si richiedono integrazioni e modifiche.
Gli assi fondamentali su cui è costruito il DAP e cioè l’analisi della situazione umbra e gli obiettivi complessivi e fondamentali che vengono posti, sono genericamente condivisibili, in quanto da una parte si evidenziano i problemi più acuti che vivono gli umbri: l’alta incidenza della Cassa integrazione in deroga, la scarsa autonomia dell’apparato industriale, la sostanziale riduzione dei consumi, le difficoltà di interi territori e l’aumento anche in Umbria del divario tra le classi sociali.
Dall’altra parte si disegnano gli obiettivi generali, in primis l’esigenza di aumentare la ricchezza e la produttività del sistema economico, quindi il PIL regionale, di spostare l’asse della crescita verso la green economy e l’economia della conoscenza, di snellire l’assetto istituzionale e di rendere la macchina pubblica più efficiente e più rispondente alle esigenze del cittadino. Pur condividendo la scelta di non aumentare la pressione fiscale, riteniamo che sia necessario fare un passo in avanti attuando una politica delle entrate volta a favorire le fasce sociali più povere.
Tutte belle enunciazioni che però rischiano di rimanere tali se non si perseguono quotidianamente con convinzione e tenacia, per questo il giudizio complessivamente positivo viene di fatto sospeso in attesa di verificare gli atteggiamenti tenuti nel concreto di ogni giorno e le risposte alle nostre proposte di integrazione e modifica.
Certamente siamo consapevoli che i tagli operati dal governo centrale determinano una forte riduzione delle risorse a disposizione, quantificata in 100 milioni di euro, ma siamo anche convinti che in questa fase va tenuto un atteggiamento non remissivo di fronte alle incertezze e ai tagli, perché è proprio in questo momento che serve di tirare fuori il coraggio e affrontare le sfide con un progetto di sviluppo che sappia mobilitare tutte le energie positive, e ce ne sono tante in Umbria.
In questo ambito riteniamo che è necessario aprire una grande fase di partecipazione per chiamare tutti i soggetti sociali ed economici e tutti i cittadini a contribuire a scegliere dove e come produrre i risparmi necessari, a cominciare dall’eliminazione degli sprechi all’interno della macchina pubblica.
Giudizio ragionato anche sulle proposte relative agli strumenti della programmazione, in particolare sulla volontà di passare dalla concertazione alla condivisione, dal Patto per lo Sviluppo all’Alleanza tra tutti i soggetti sociali ed economici. Come Associazioni dei Consumatori-Utenti siamo pronti ad assumerci l’onere di tenere comportamenti coerenti con le scelte programmatiche su cui esprimeremo consenso, ma chiediamo che anche gli altri soggetti sociali ed economici presenti al tavolo dell’Alleanza assumano identico impegno.
Nello specifico dei singoli argomenti trattati nel DAP, come Organizzazioni dei consumatori-utenti riteniamo che siano necessarie le modifiche e le integrazioni che indichiamo di seguito in modo schematico, avendo consegnato un documento articolato e specifico alla Giunta regionale:
a) In primo luogo si pone l’esigenza di prevedere la riforma della legge regionale sul consumerismo, perché quella attualmente esistente, approvata negli anni ’80, è ormai datata e non consente di rispondere alle esigenze poste dai cittadini consumatori-utenti;
b) È poi necessario rivedere e riformare la legge sulla partecipazione, anche attraverso la promulgazione dei regolamenti attuativi della legge vigente, al fine di disegnare un assetto normativo che consenta di attuare percorsi di partecipazione effettivamente cogenti, in questo quadro la proposta della edemocracy può essere uno strumento valido, ma non può essere esaustiva rispetto alla esigenza di aumentare il livello di partecipazione democratica;
c) La politica rivolta alle nuove generazioni dovrà tendere a favorire l’avvicinamento dei giovani alla cultura in tutte le sue forme, anche al fine di utilizzare tale leva per favorire lo sviluppo personale dei giovani, per combattere l’isolamento culturale e l’esclusione sociale e per creare capitale umano nella nuova economia della conoscenza. A tal fine va prevista la creazione e la valorizzazione di spazi di libero accesso e libera fruibilità dell’arte giovanile umbra e l’implementazione dell’attività associativa volontaria volta alla valorizzazione delle risorse culturali regionali;
d) Nel Sistema Sanitario Regionale vanno messi in campo precorsi di partecipazione dando attuazione a quanto previsto dal P.S.R. 2009-2011 attivando almeno i comitati consultivi degli utenti, la validazione da parte delle rispettive collettività dei budget aziendali, la condivisione delle carte dei servizi, la sperimentazione della gestione degli URP da parte delle associazioni degli utenti e la messa a regime del primo bilancio sociale triennale nelle aziende sanitarie. In questo ambito riteniamo che si debba prevedere che i PAL siano elaborati a partire dalle indicazioni fornite dall’Audit civico realizzato nel 2010, dove per la prima volta è emersa una valutazione in regime di terzietà sul funzionamento del SSR.
e) Sempre in tema di partecipazione e trasparenza nel S.S.R. va previsto di dare applicazione, alle indicazioni del Dlgs 150/2009 in tema di trasparenza nella pubblica amministrazione e segnatamente nella sanità, emanando le disposizioni regionali che ai sensi dell’art 16 sarebbe stato necessario approvare entro il 31/12/2010; in tal senso riteniamo anche necessaria la verifica da parte delle associazioni dei consumatori delle modalità con cui viene regolata la libera professione intramoenia, nella sezione riguardante la sanità , come da accordo stato regioni del dicembre 2010;
f) Nei servizi pubblici locali va previsto di dare attuazione al comma 461 dell’art. 2 della legge n. 244/2007 che prevede la trasformazione delle carte dei servizi in carte della qualità e l’istituzione di un nuovo sistema di monitoraggio dei servizi e di partecipazione dei cittadini.
g) Sui trasporti è necessario prevedere la convocazione di una Conferenza Regionale sui Trasporti, al fine di verificare la situazione e di prevedere specifiche iniziative a favore degli studenti e dei lavoratori pendolari;
h) In merito alla politica per la tutela dell’ambiente l’indicazione prevista nel DAP di voler procedere all’individuazione del sito per la collocazione dell’inceneritore entro l’anno in corso, mette in dubbio la sincerità di quanto viene affermato, sempre nel DAP, circa la raccolta differenziata, infatti le due cose sono contraddittorie in termini di principio e di fatto.
Si tratta pertanto di dare finalmente attuazione all’obiettivo che entro il 2012 la percentuale di rifiuti differenziati raggiunga il 65%, prevedendo i necessari investimenti per la raccolta porta a porta. Dovranno pertanto essere individuate forme di premialità e di sostegno per i Comuni che decideranno di adottare, realizzandola, la strategia “Rifiuti Zero”, una strategia che potrebbe portare posti di lavoro senza inquinamento, conciliando la green economy con la gestione dei rifiuti, evitando nuovi inceneritori,
i) Nella politica agricola e in particolare nella zootecnia, appare condivisibile l’adozione di un Piano suinicolo regionale, se ciò significa legare gli allevamenti a prodotti a marchio DOP e se tali allevamenti saranno realizzati in forma estensiva e pertanto molto meno inquinanti, e prevedendo comunque, programmi di controllo con la partecipazione dei cittadini sui tassi di inquinamento.
Con questo spirito e con queste proposte le Associazioni dei consumatori-utenti aderenti al Ce.S.A.C. e l’U.N.C. parteciperanno alla discussione al tavolo generale dell’Alleanza per lo Sviluppo – Umbria 2015, esprimendo in piena autonomia la propria posizione e ricercando le convergenze e le alleanze possibili.

ACU – ADOC – CITTADINANZATTIVA – CONFCONSUMATORI - LEGA CONSUMATORI - MOVIMENTO CONSUMATORI - UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI

 

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