PERUGIA - Un piano di sostengo continuativo e strutturato che permetta di mantenere durante tutto l'anno l'attenzione sulle difficolta' del popolo Wadabe. E' l'impegno assunto questa mattina dal vice presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, in occasione di una visita del portavoce dei Wadabe Ortodo Bermo, che sta girando l'Europa per far conoscere la difficile situazione del suo popolo.

All'incontro, promosso dalla consigliera Laura Zampa alla presenza anche del segretario regionale del Forum terzo settore, Carlo Biccini, Rossi ha evidenziato l'enorme dignita' di una popolazione nomade che di fronte alla siccita', al continuo avanzamento del deserto ed ora anche all'arrivo di immigrati dalla Libia, sta cercando di raccogliere fondi per poter sopravvivere e rimanere nella sua terra.

Le necessita' immediate, a causa della continua siccita', sono legate alla trasformazione della mandria bovina in mandria di dromedari che possano assicurare una maggiore sopravvivenza del gruppo. Ma per fare cio' occorrono fondi per l'acquisto di cammelli e di asini ed anche capre e pecore poiche' animali resistenti che possono salvare dalla fame.

"Oltre ad un aiuto immediato che potra' servire a tamponare queste esigenze - ha commentato il vice presidente - la Provincia di Perugia anche attraverso associazioni che operano nel posto, si impegnera' a strutturare un percorso continuativo nel corso dell'anno che preveda anche eventi finalizzati alla raccolta di fondi da destinare alla sostenibilita' del popolo. Si tratta di un progetto che per i Wadabe puo' costituire un aiuto concreto e per la nostra comunita' un esempio per educare sul corretto uso dell'ambiente e sull'importanza della cooperazione tra i popoli".

Ortodo, dopo aver spiegato i cambiamenti culturali che dovra' affrontare il suo popolo nel vivere piu' come nomade del deserto che come nomade della savana, ha parlato dell'Italia come di un "Paese con il cuore di ascoltare e di aiutare i popoli in difficolta'".
 

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