CITTA' DI CASTELLO - Fabio Fazio e Roberto Saviano lo hanno voluto sulla Rai a “Vieni via con me” per raccontare il suo impegno dalla parte dei disabili e contro le mafie. Ma la storia di Giacomo Panizza, prete “di strada”, parte dal lontano 1976 con la fondazione della comunità Progetto sud a Lamezia Terme in Calabria.
Giacomo Panizza sarà eccezionalmente ospite a Città di Castello nell’incontro “Libertà è condivisione”, che si terrà venerdì 25 gennaio alle ore 21 alla Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini. Si tratta del primo appuntamento del 2013 per il ciclo “ContAtti. Incontri, confronti, proposte”, organizzato dall’associazione Altotevere senza frontiere Onlus per riflettere e confrontarsi con i protagonisti del nostro tempo.
Don Giacomo racconterà la sua straordinaria esperienza, a partire dal 1976 quando accolse l’appello di un gruppo di persone disabili in difficoltà e decise di trasferirsi dalla Lombardia in Calabria, dando vita alla comunità “Progetto sud”. Nel 2002 entra nel mirino della ‘ndrangheta dopo che la sua comunità accetta come sede un palazzo confiscato alla potente cosca Torcasio. Minacce e attentati non spaventano Panizza - costretto a vivere sotto scorta - e i suoi ragazzi, che continuano a vivere e a lavorare insieme per un sud migliore. “Una storia di coraggio e di felicità”, così l’ha definita Roberto Saviano.
«Bisogna che tanti facciano poco - scrive Panizza - piuttosto che pochi facciano tanto. Contro le mafie non serve Rambo. Serve che tutti ci impegniamo per la libertà di tutti e la legalità è cosa nostra, un tassello di questo impegno».

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