Cui prodest? Direbbe Medea. A chi giova creare un clima teso, in casa Grifo, quando non se ne vede la necessità? Medea, ci suggerisce di guardare al possibile movente, per cercare il possibile colpevole. Ma chi potrebbe trarre giovamento da una "lite in casa" se non gli avversari del Grifo? L'attacco che il Ds Arcipreti ha rivolto al socio e consigliere Franco Fedeli, pare fuori luogo e inopportuno anche perché, come argutamente sottolinea l'amico Ettore Bertolini, nella rubrica "Il semaforo del Borghino", chi mette i soldi ha qualche ragione in più da spendere a supporto delle sue tesi.

Speriamo che non si tratti di una querelle destinata a ripetersi né a durare a lungo. Meriti e demeriti saranno attribuiti a fine stagione ai vari protagonisti di questa stagione, che speriamo costituisca solo il prologo di quello che tutti sperano sia un lungo e felice periodo di successi in casa biancorossa. Ci sarà tempo per valutare le persone ed i ruoli da esse ricoperti, come sarà opportuno prendersi tutto il tempo necessario per decidere se confermare o salutare questo o quello. A ciò dovrà pensare Damaschi e tutto il C.d.A, per cui mettersi a far polemiche o a lanciare strali verso il prossimo, ora ci sembra quantomeno inopportuno, a meno che qualcuno non senta giù "puzza di bruciato" e … pensi al futuro prossimo (suo).

La squadra gode di ottima salute e a parte Borgese, alle prese con una fastidiosa microfrattura, e Goretti, eterno convalescente, ha ripreso al completo la preparazione in vista della delicata partita di domenica contro il Deruta. I biancazzurri sono con l'acqua alla gola e con la squadra che perde pezzi per le squalifiche e gli infortuni, ma sarà bene non fidarsi troppo e trattarla come si tratta un animale ferito, con circospezione e molta accortezza, attenti a qualunque segnale di reazione e di pericolo, avvicinandosi con cautela.

Occorrerà la stessa determinazione che è stata impiegata contro la Sestese e la stessa voglia di fare risultato subito, non concedendo né spazi né respiro all'avversario di turno. Purtroppo il Deruta non naviga in acque tranquille, per tanti motivi, che vanno da una rosa forse non ben assortita ad una stagione compromessa fin dalle prime uscite, non tralasciando la mancanza di serenità interna alla società che ha portato a cambi tecnici e non, che però non hanno dato i frutti sperati. Auguriamo al Deruta, consorella alla quale va la nostra simpatia, al pari della Pontevecchio (specialmente dopo l'impresa di CR), di potersi riprendere quanto prima, ovviamente solo dopo aver versato, domenica, l'obolo dovuto in onore del Grifo.

Un saluto. MC www.forzaperugia.net
 

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