PERUGIA - "Sostenere le famiglie e le imprese dei Comuni della Fascia appenninica e dei territori dell'alto Chiascio colpiti da una pesante emergenza economica e sociale". E' il senso di una risoluzione che la seconda commissione consiliare, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, ha deciso di presentare nella quale vengono elencate alcune iniziative che la Regione Umbria dovrebbe far proprie.

Sulla presentazione dell'atto in Consiglio si e' registrato il voto unanime dei presenti. Alcuni commissari del centrodestra, si sono riservati di approfondire i contenuti del testo, non escludendo proprie proposte di modifica. La risoluzione e' di fatto la sintesi di due analoghe mozioni presentate: la prima dei consiglieri del Pd Renato Locchi, Andrea Smacchi e Luca Barberini (sospensione dei tributi locali, del versamento della contribuzione fiscale e previdenziale, del pagamento delle rate di mutui e prestiti per i dipendenti delle imprese); l'altra del capogruppo Udc Sandra Monacelli (utilizzo dei Fondi Fas non vincolati, attuazione all'Accordo di programma relativo alla vertenza Antonio Merloni; sblocco delle grandi opere pubbliche non ultimate presenti nell'area; attuazione degli strumenti economici anche di natura fiscale).

La Risoluzione, cosi' come e' stata licenziata dalla Commissione impegna la Regione a farsi promotrice di un Tavolo nei confronti del Governo nazionale, con la finalita' di dare rapida attuazione all'accordo di programma stipulato a seguito della crisi Merloni, che prevede l'impegno finanziario del Governo per 35 milioni di Euro; proseguire con vigore l'attivita' per il completamento delle infrastrutture, quali la Perugia-Ancona, assi viari Flaminia, Pian d'Assino ed altri collegamenti viari e ferroviari, la diga del Chiascio; installare infrastrutture di collegamento immateriali, come la banda larga, ancora assente in questi territori; utilizzare parte considerevole delle risorse non vincolate derivanti dai fondi Fas per sostenere la progettualita' del territorio. Tra le iniziative che la Regione dovrebbe assicurare anche quelle di mettere a disposizione del territorio strumenti di sostegno allo sviluppo quali Gepafin, Sviluppumbria, Parco Tecnologico 3A. Facilitare accordi con il sistema del credito, Fondazioni bancarie e chiamare ad un impegno straordinario tutte le Istituzioni e forze sociali.

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