PERUGIA - ''Il 2010 si chiudera' senza che si sia consolidata una ripresa forte, diffusa e omogenea in tutti i settori produttivi''. Con questa considerazione e' iniziata l'analisi della situazione congiunturale dell'economia provinciale, che il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, ha presentato questa mattina durante la conferenza stampa di fine anno.

Ma il presidente dell'ente camerale ha aggiunto subito che ''non siamo pero' rimasti fermi rispetto al 2009''. ''Il nostro sistema produttivo - ha detto - e' sano e si fonda su un desiderio di intraprendere e su una forte determinazione, che la crisi non e' riuscita a sfibrare''. Una capacita' e una forza di fare impresa, dunque, che secondo quanto e' stato affermato si riesce ancora ad esprimere.

A conferma di questo e' stato evidenziato lo stock complessivo di imprese attive per la provincia di Perugia, che ha raggiunto quota 74.046, un livello mai toccato in precedenza e soprattuto dopo il minimo storico (72.980 imprese) del gennaio scorso.

Il 2010, secondo Mencaroni, ha portato quindi con se' anche risultati positivi: ''Nel suo complesso - ha affermato - il manifatturiero ha realizzato buone performance e nel terzo trimestre di quest'anno produzione, fatturato e ordinativi sono tornati al segno positivo''.

Non tutti i comparti pero' risultano coinvolti nella risalita. Ad esempio, come e' stato sottolineato, con il manifatturiero artigiano sono ancora in affanno le imprese di piu' piccole dimensioni, fino a 10 dipendenti. Al contrario, fanno da traino al manifatturiero provinciale le imprese piu' grandi, quelle oltre i 49 dipendenti e che riescono ad ampliare il proprio raggio d'azione anche ai mercati esteri. E' in ripresa, infatti, con un 2,9% in piu' anche l'export provinciale, un risultato ''discreto'' per Mencaroni.

Dalle indagini presentate dalla Camera di commercio, i comparti piu' dinamici risultano essere le industrie della meccanica e dei mezzi di trasporto e quelle delle macchine elettriche ed elettroniche. La maggiori difficolta' tendenziali sono segnalate, invece, dalle industrie del legno e del mobile e dalle industrie alimentari e delle bevande. Ancora preoccupante - ha sottolineato Mencaroni - la situazione del settore delle costruzioni, alle prese con il forte rallentamento dell'attivita' edilizia.

Il presidente si e' successivamente soffermato sull'andamento delle imprese commerciali, che nel 2010 e' stato ondivago perche' fatto di contrazioni delle vendite e tentativi di risalita. Le previsioni per il 2011 sono comunque positive.

Nel corso della conferenza il presidente della Camera di commercio ha anche fornito il quadro dell'attivta' realizzata dall'ente negli ultimi 17 mesi e le linee programmatiche tracciate per il 2011. Per il prossimo anno sono stati destinati 7,6 milioni di euro ad iniziative e progetti finalizzati allo sviluppo del sistema economico provinciale. In particolare 4,5 milioni di euro saranno in dotazione a cinque macrolinee di intervento: incentivi alle imprese; valorizzazione del territorio e delle attivita' produttive in Italia e all'estero; innovazione, ricerca e formazione; servizi alle imprese; valorizzazione e sviluppo delle infrastrutture del territorio.
 

Condividi