"Negli ultimi mesi, migliaia di persone - principalmente dall'Iraq, ma anche da Siria, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Camerun e diversi altri paesi - hanno cercato di raggiungere l'Unione europea attraversando la Bielorussia.

I paesi UE hanno risposto costruendo recinzioni, aumentando significativamente le pattuglie di confine, dichiarando lo stato di emergenza lungo le zone di confine, limitando l'accesso alle organizzazioni indipendenti di assistenza umanitaria.

Non sappiamo quante persone siano attualmente bloccate lungo questi confini.
Quello che sappiamo è che sono state esposte a temperature gelide e hanno vissuto in condizioni terribili, con scarso accesso a cibo, acqua, riparo e cure mediche. 

Ecco cosa c’è da sapere su questa grave crisi".

Così si legge in una nota diffusa da Medici senza frontiere

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