PERUGIA - ''Nessuna prospettiva di uscita dalla crisi e dalla recessione e' credibile senza investire su ricerca e innovazione'': lo ha detto l'assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, aprendo stamani, a Monteripido di Perugia, i lavori del convegno su ''Strumenti europei di networking'', organizzato dalla Regione Umbria in collaborazione con lo sportello regionale ''Apre'' (Agenzia per la promozione della ricerca europea).

Per sostenere la crescita e l'occupazione - ha ricordato Rossi - la Giunta regionale ha lavorato alla realizzazione di ''pacchetti organici di azioni ed interventi'' ed ha elaborato due documenti strategici triennali, il Piano del lavoro e il Piano per la crescita, l'innovazione e la competitivita' del sistema produttivo regionale, che offrono una ''nuova visione dell'Umbria di domani su cui, nei prossimi tre anni, intendiamo investire almeno 200 milioni di euro. Un'idea di consolidamento e di sviluppo - ha aggiunto l'assessore - che tiene insieme industria, servizi, ricerca e innovazione, qualita' del capitale umano, valore del territorio e tradizione''.

Relativamente al ruolo della ricerca, dell'innovazione e di politiche pubbliche per gli investimenti nel settore, Rossi ha citato l'impegno della Regione - riferisce una nota dell'ente - sulle applicazioni dei materiali innovativi, sulle energie rinnovabili, sulle applicazioni meccatroniche, ''punti essenziali'' di qualsiasi politica industriale che abbia l'ambizione di cogliere in Umbria un potenziale di sviluppo fortemente radicato nel territorio.

''Nonostante la mancanza di una politica nazionale per la ricerca, i tagli ai trasferimenti del Fondo unico regionale per 22 milioni di euro da destinare alle imprese nel prossimo biennio, l'incertezza sui Fondi Fas, l'arresto sostanziale del progetto Industria 2015 e a sostegno della ricerca, la Regione Umbria continua a fare la propria parte. Negli ultimi 5 anni - ha ricordato Rossi - abbiamo investito su innovazione e ricerca risorse per oltre 155 milioni di euro''.

Rimane solo l'Unione europea a dare stimolo al settore della ricerca, innovazione, al consolidamento e alla crescita di reti industriali e imprenditoriali attraverso i Programmi quadro e la programmazione pluriennale. Le politiche per la competitivita' e lo sviluppo - ha aggiunto Rossi - devono puntare essenzialmente su due macro-obiettivi: sulla tenuta e la difesa attiva del sistema produttivo rispetto ad una prospettiva di uscita dalla crisi che si presenta ancora lunga e articolata e continuare a diffondere processi innovativi con particolare orientamento ai driver di sviluppo riferiti alla green economy ed alle piattaforme tecnologiche piu' rilevanti per la regione. Ricerca ed innovazione rappresentano l'asse intorno a cui saranno orientate le scelte, concentrando le attenzioni su tematiche e piattaforme tecnologiche ritenute come piu' accessibili all'Umbria in termini di competenze scientifiche o di esperienze imprenditoriali''.

''Su queste - ha concluso l'assessore - si basera' l'individuazione e la ricerca di nuovi 'motori dello sviluppo regionale' connessi i quattro Poli di innovazione recentemente costituiti. Accanto a questi 'driver', il 'grande cantiere' di iniziative per promuovere nuove attivita' di green economy all'interno del quale l'Umbria si candida a giocare un ruolo di rilievo nell'ambito di alcune filiere di innovazione''.

Nella prima parte del convegno, sono state illustrate le opportunita' di finanziamento nei programmi di ricerca europea a favore delle piccole e medie imprese, con anticipazioni sui prossimi bandi del VII programma quadro che saranno pubblicati nel mese di luglio ed in cui e' previsto anche l'intervento di un'azienda umbra, la Antonelli San Marco di Montefalco. Nella seconda parte, dedicata alle Regioni della conoscenza, sono state presentate le prossime opportunita' di finanziamento di progetti di partenariato tra enti locali, universita' ed imprese ed esposto un caso di successo di un progetto gia' finanziato.
 

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