CITTA' DEL VATICANO - L'Italia ''ha bisogno di una compattezza nuova e di un risorgimento spirituale e sociale per affrontare in maniera adeguata questo tempo e superare la pericolosa soglia della depressione''. E' necessario ''che energie nuove e le migliori forze del nostro Paese convergano per condurre l'Italia e l'Europa fuori da un grave pericolo di sfaldamento''. E' quanto afferma il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Vincenzo Paglia, in una lettera per il Natale 2011, riportata dall'Osservatore Romano.

Per tutti, dice Paglia, vescovo in un territorio che soffre particolarmente le conseguenze della crisi economica, questo e' tempo di un ripensamento profondo. E' l'ora di una svolta, di un sussulto morale. E il Natale ormai prossimo, che si presenta come un ''giorno amico dell'uomo'', suggerisce che la crisi di questi tempi ''non e' solo una condanna''. Ma puo' effettivamente diventare un'''opportunita''' per edificare una societa' su basi diverse: meno egoiste e piu' solidali.

Il testo di mons. Paglia - intitolato ''Un Natale di speranza'' - sara' consegnato a tutte le persone che il vescovo visitera' nei giorni delle festivita': dagli operai, ai malati, agli anziani e quindi a tutta la comunita' diocesana. ''Una lettera che pone alcune riflessioni - scrive il vescovo - per aiutarci a cogliere il senso di questo Natale che giunge mentre viviamo momenti difficili per noi, per il nostro Paese, per l'Europa e per il mondo''.

Ma il Natale - aggiunge - ''e' un giorno amico dell'uomo. E quest'anno vuole esserlo ancor piu'''. E' arrivato infatti il momento di cambiare pagina: ''Per troppo tempo abbiamo vissuto distratti e indifferenti a quel che accadeva attorno a noi. Abbiamo lasciato campo libero alla soddisfazione individuale a qualsiasi costo. E siamo diventati tutti succubi di una nuova dittatura, quella del materialismo''.
 

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