Crisi/ Marini: la Regione sta lavorando per sostenere la crescita
PERUGIA - "In un contesto generale preoccupante, che trova l'Umbria anch'essa colpita duramente dalla crisi e con lievi segnali di ripresa nel 2010, la Regione ha proseguito non solo nei suoi sforzi per contrastare gli effetti della crisi sulle imprese e sulle famiglie, ma soprattutto si e' impegnata per dotarsi di strumenti condivisi con le parti sociali per sostenere il rilancio della crescita". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo oggi alla presentazione del Rapporto della Banca d'Italia sull'economia dell'Umbria.
"Nel confronto che si aprira' nei prossimi giorni tra le Regioni e il Governo nazionale sulla manovra correttiva 2013-2014 e che comincera' gia' da quest'anno a produrre i suoi effetti - ha detto la presidente - se il Governo dovesse procedere alla cieca, con tagli uniformi alla spesa pubblica, invece di effettuare una radiografia voce per voce, faremo nostro il giudizio negativo espresso dal Governatore di Bankitalia Mario Draghi nella sua relazione annuale, secondo il quale sarebbero sottratti due punti di 'Pil' in tre anni".
"Il risanamento del Paese, indispensabile e obbligatorio - ha sottolineato Marini - non e' sufficiente se non si associa a politiche efficaci e utili per incoraggiare la crescita, sia nazionali sia a livello territoriale".
Marini ha poi elencato i provvedimenti della Regione a sostegno dell'industria e delle imprese in genere attraverso la leva del credito, ma anche dell'occupazione giovanile e femminile. Ha quindi ricordato che l'Umbria per cio' che riguarda la sanita' "nonostante la debolezza strutturale che sconta per le sue piccole dimensioni puo' vantare una notevole efficienza della spesa, con costi sostenuti per i residenti". Un punto di forza con cui la Regione si presenta alla sfida con l'attuazione del federalismo fiscale.
"Mantenere i conti in ordine - ha rilevato - e' imprescindibile anche per poter fare investimenti sia in ambito sanitario sia per gli altri servizi e per sostenere le politiche di sviluppo regionale. A questo scopo - ha concluso Marini - proseguira' la nostra azione per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nella consapevolezza che potremo disporre soprattutto delle risorse derivanti dai fondi strutturali europei, risorse che abbiamo gia' iniziato a riorientare concentrandole su scelte in grado di favorire la crescita dell'occupazione e del Pil, per una nuova fase dello sviluppo regionale".
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