di Nicola Bossi -

TERNI - Fumata nera. La crisi all'interno del gruppo consiliare del Partito Democratico continua a divampare nonostante gli appelli dei vertici e la difficoltà del momento economico della città. Il consiglio comunale di oggi si è aperto con la relazione sul bilancio del vice-sindaco Paci. Poi però il tutto si è bloccato ancora una volta. La discussione è stata rimandata a domani. Forse. Ad annunciare la sospensione ci ha pensato il capogruppo del Partito Socialista Italiano, Giuseppe Boccolini: “Senza infingimenti – ha detto -  la città sa che ci sono problemi, che c’è un dibattito aperto e ci sono delle difficoltà politiche. L’obiettivo è di approfondire l’analisi per il bene della città”. La proposta di Giuseppe Boccolini è stata approvata con 22 voti a favore, 14 contrari e un astenuto (Chiappalupi). 

Per quanto riguarda il fronte degli emendamenti  (finto motivo di discordia tra le parti del Pd che stanno invece giocando una partita sul rimpasto in Giunta per riequilibrare il peso delle due anime: Bersaniani e Ex Margherita) sono stati considerati ammissibili quelli dei consiglieri " Pd - in lotta" Bartolini, Giubilei, Orsini, Pennoni, Tabarrini, Teofrasti e Trivelli. Fatta eccezione per l'emendamento sulla sistemazione  della fontana di Piazza Tacito.

“Il bilancio preventivo del 2011 del Comune di Terni – ha spiegato  il vicesindaco entrando nel merito del documento - ammonta a 103 milioni di euro contro i 108 del 2010 e i 116 del 2009. In questo biennio (2010-2011) a seguito dei tagli durissimi e alle risorse dei comuni da parte dello Stato abbiamo gestito un ridimensionamento della spesa di oltre 13 milioni di euro. Abbiamo operato riducendo soprattutto le spese non essenziali: abbiamo azzerato le consulenze, ridotto i costi della politica, attuato il blocco delle assunzioni non utilizzando le possibilità offerte dalla normativa, con il blocco del turn-over. Abbiamo avviato un risparmio sulle utenze, sugli affitti degli uffici comunali. Si è messo mano alla spesa contrattualizzata con recuperi di circa un milione e mezzo di euro”.

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