Crisi economica. Ciampi: "A rischio modello economico occidentale"
«È la zoppia dell'Eurozona, la mancata realizzazione di un centro di governo della politica economica di tutta l'area dell'euro ad aver provocato la crisi di Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna e Italia. È quello il punto da affrontare. E subito». Il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, intervistato dalla Stampa, evidenzia la necessità di un ministro dell'Economia europeo e segnala che «esiste il pericolo» che il modello economico dell'Occidente sia a rischio
La situazione, sottolinea Ciampi, è grave. «Nonostante i numerosi interventi, nè gli Stati Uniti nè l'Eurozona riescono a superare quella che è la più grave fase di recessione dalla fine della Seconda guerra mondiale». In Europa, dice, «davanti a una situazione di crisi epocale, strutturale, mancano provvedimenti strutturali. C'è un evidente scompenso tra diagnosi e terapia. E bisognava muoversi prima, rimediare a quella zoppia». E soprattutto «ragionare con mente fredda e operare. Senza pensare al consenso politico»
«Ero convinto - aggiunge il presidente emerito - che una nuova generazione di governanti considerasse l'Europa come riferimento naturale, e che conseguentemente venissero adottate politiche istituzionali, economiche, sociali dirette a rafforzare l'Unione, nella consapevolezza che solo un'Europa più coesa e prospera può salvaguardare se stessa e le nazioni che la compongono». «Invece - osserva Ciampi - alcuni Paesi hanno creduto che la soluzione di problemi antichi potesse essere realizzata trasferendone, sia pure in parte, il costo sugli altri Paesi. Hanno temuto di dover condividere con altri il benessere ottenuto grazie all'operosità e all'ingegnosità dei propri cittadini».
Ciampi individua un «difetto di capacità governativa». «Chi più chi meno, magari un pò meno il governante tedesco e di più l'italiano o lo spagnolo, ma hanno tutti mancato», sostiene. «E continuano a mancare».
In merito al 'commissariamentò dell'Italia, «non so se la lettera delle Bce sia inusuale», dichiara il Presidente emerito. «Ma prima di ottenere aiuti dagli altri occorre anzitutto aiutarsi da sè».
Fonte: ANSA
Mercoledì
10/08/11
14:25
CIAMPI 740.651 EURO DI PENSIONE
NON AGGIUNGO ALTRO ,MI LIMITO AD UN COPIA/INCOLLA -NON SIETE CERTO COSI' SPROVVEDUTI DA NON TRARRE LE DOVUTE CONSIDERAZIONI ....
...Le tre pensioni (più stipendio) di Ciampi
Paradossalmente uno degli enti più generoso nel regalare previdenza a buon mercato è sempre stata Bankitalia. Proprio così: l’istituto che ogni momento chiede severità per i cittadini ha sempre usato un altro metro per i suoi dirigenti. Rigore? Corrispondenza fra rendite e contributi versati? Macché: baby pensioni e pensioni d’oro per tutti. Fra i beneficiati anche Lamberto Dini, che dal 1994 incassa 18mila euro al mese (cui poi ha aggiunto una pensione Inps) e Carlo Azeglio Ciampi, che incassa addirittura due pensioni Bankitalia, per un totale di 30mila euro, cui si aggiunge una pensione Inps e lo stipendio da parlamentare. Grazie a queste quattro entrate l’ex residente della Repubblica ha dichiarato nel 2009 guadagni pari a 740.651 euro, di cui 687mila come “redditi da lavoro dipendente e assimilati”......
Mercoledì
10/08/11
19:17
NON C'è CHE SPERARE IN UNA COSA, NON SI PERDEREBBE NULLA E SI RISPARMOEREBBE TANTO
Mercoledì
10/08/11
21:34
La Banca d'Italia e la Magistratura sono i due settori non toccati dalla Riforma dell'allora ministro Dini che da berlusconiano, criticato da Rifondazione per la baby pensione di 11 milioni al mese, è poi passato con il centro-sinistra.
Adesso dopo un settennato da Presidente, caratterizzatosi solo per la nullità, tocca ancora sorbettarcelo con sue inutili prediche.
Vuol convincere i soliti tartassati che bisogna fare dei sacrifici quando costui sguazza nelle lauta pensione e continua ad andare in giro con l'auto blu e con i mezzi pubblici gratis.
Percecisce 740 mila e passa euro!
Spero soltanto che se li goda tutti spendendoli in Italia e per favore la smetta con quelle prediche visto che ci sono persone che devono campare con una pensione di appena 500 euro al mese.