Crisi e Finanziaria-La rabbia dell'assessore Bellini Governo taglia federalismo
di Nicola Bossi
PERUGIA - Cronaca di una morte annunciata: quella degli enti locali dopo l'ennesima Finanziaria di Ferragosto. Se l'Anci nazionale - l'associazione dei comuni - ammette che per cercare di mantenere i servizi dovrà aumentare le tasse locali ed è quindi pronta a presentare una finanziaria di contrapposizione a quella nazionale (patrimoniale, vendità patrimonio nazionale e caccia all'evasore); la situazione è drammatica per le Province, anche per quelle che non dovranno essere tagliate.
L'assessore provinciale di Perugia al Bilancio Ornella Bellini, questa mattina, ha spiegato gli ultimi effetti del provvedimento del Governo. "Ora possiamo dirlo chiaramente - spiega ad Umbrialeft -: non avremo un soldo dai trasferimenti di stato da poter investire nei settori strategici. Se ce la faremo porteremo avanti la macchina e l'ordinario". Ma la Bellini, con la sua solità preparazione, va bel oltre il semplice piagnisteo classico: "Con la manovra di luglio e quella di Ferragosto - ha spiegato - il Governo ha volutamente intaccato i fondi di equilibrio e periquativo che erano stati previsti nell'ambito del riequilibrio per gli enti locali in chiave fedralista. Questo Governo ha affossato il Federalismo dopo averlo imposto, voluto e mai mattuato veramente". Conclude la Bellini:
La mancata conferma del Federalismo, fiore all'occhiello a parole dell'asseso Berlusconi:Lega, sta a dimostrare come questo Paese sià governato da persone che non sanno quello che stanno facendo e quindi è necessario un cambio di classe dirgente".
Martedì
23/08/11
08:24
Leggendo i giornali in questi giorni sembra che nel mondo sia in arrivo il Big Bang e che poco si possa fare per fermarlo. Nessuno, nemmeno Obama, accolto nel momento della sua elezione, come la nuova frontiera, lo yes we can a cui aggrapparsi per costruire futuro per le nuove generazioni, è in grado di darci una visione, un orizzonte in cui credere imbrigliato dai veti dei potentati economici, dall'eterno presente (le elezioni prossime) e non riesce più a sognare e farci sognare. Nulla ormai sembra più governabile e la politica è ovunque latitante o impotente di fronte a quanto sta accadendo e ognuno è intento più a guardare la punta delle proprie scarpe che pensare al futuro delle prossime generazioni e a come costruirlo.
Dopo ventidue anni dalla caduta del muro di Berlino e delle ideologie, nel mondo globale di internet siamo ancora qui a ragionare per appartenenze, per schieramenti, per categorie, per microcosmi e intanto è in arrivo il Big Bang che ci spazzerà via.
Chiaramente io non ho nè la capacità nè la possibilità di cambiare il mondo e soprattutto non posso farlo da solo.
Voglio condividere, con chi lo vorrà, queste due riflessioni "estive" che hanno l'unico scopo di farci guardare oltre l'eterno presente e cercare di costruire futuro, insieme.
la prima di prospettiva generale. Ormai solo l'unità politica dell'Europa può salvarci, può darci una visione e può aiutarci a costruire futuro per le nuove generazioni. Come per la Libia anche il vertice Francia-Germania ha evidenziato che gli accordi bilaterali non funzionano, non hanno e non costruiscono nè democrazia, nè futuro.
il secondo che riguarda l'Italia. Una proposta rispetto allo squallido mercato delle vacche che si sta aprendo sulla manovra economica. Perchè non dividere la manovra in due parti distinte. Un decreto legge contenente esclusivamente i provvedimenti economico/finanziari e un disegno di legge sulla riforma generale del titolo V della Costituzione 8riforma dello stato e degli enti locali) e relative leggi attuative. Sarebbe un modo per evitare riformette parziali che creano solo tensioni locali, risparmi pochi e a volte solo di facciata.
Scusate il disturbo “vacanziero” … Marcello Bigerna