PERUGIA - Undici Associazioni di Impresa dell’Umbria (Confindustria, Cia, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confcommercio, Coldiretti, Legacoop) rispondono alla gravità del momento economico e sociale del Paese e del nostro territorio inaugurando un nuovo modo di rapportarsi tra loro e di gestire le relazioni con la politica, le istituzioni e gli enti regionali. Diverrà così metodo di lavoro il confronto permanente delle undici sigle sui nodi centrali della tenuta e della crescita dell’Umbria, con l’obiettivo di individuare posizioni comuni sulle scelte strategiche regionali.
Dalla condivisione della drammaticità degli avvenimenti economici nasce dunque la volontà delle imprese di incamminarsi verso un nuovo modo di interpretare la loro funzione e il rapporto istituzionale. Più pragmatismo, più proposte, più impegno e più condivisione dovranno improntare i comportamenti associativi abbattendo le barriere settoriali, che nell’attuale contesto non hanno più senso, così da ottimizzare sia il proprio contributo progettuale alla crescita dell’Umbria, sia i risultati a vantaggio dell’intero sistema delle imprese.
Questa presa di coscienza della necessità di cambiare le modalità della rappresentanza degli interessi generali delle imprese servirà anche a riaffermare con forza nei confronti delle istituzioni il ruolo insostituibile delle associazioni di impresa, che non dovranno più essere considerate impedimento o intralcio da chi deve assumere le decisioni politiche ed istituzionali sul territorio.
Le undici sigle – che nella prima decade di gennaio convocheranno una conferenza stampa per illustrare questo loro impegno - indicheranno alle istituzioni tutte, in relazione al loro livello di competenza, alcune priorità su cui riflettere, dibattere e decidere, temi sui quali intendono spendersi in capacità progettuale, proposte concrete e indicazioni, proprio in questo particolare momento che annuncia un nuovo anno ancor più difficile da affrontare
 

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