ROMA - Anche in tempi di crisi, ''quando le condizioni del mercato non sono certo vantaggiose, la 'voglia di impresa' delle donne non cede''. E' quanto sottolinea Unioncamere presentando gli ultimi dati aggiornati dell'Osservatorio dell'imprenditoria femminile. Alla fine di settembre, infatti, si contano quasi 9 mila aziende guidate da donne in piu' rispetto al settembre dello scorso anno, con un incremento dello 0,6% rispetto al settembre dello scorso anno''. Inoltre, le nuove societa' capitanate da imprenditrici rappresentano ''il 47% del saldo totale delle nuove imprese registrate alle Camere di commercio'', pari a 18.794 unita'.

A livello territoriale, fa sapere Unioncamere, ''sono Lazio, Umbria, Calabria e Veneto le regioni che mettono a segno gli incrementi percentuali piu' consistenti, compresi tra l'1,4% e l'1,2%. E, ad eccezione del Lazio, sono incrementi piu' rilevanti di quelli che in termini percentuali hanno fatto registrare le aziende a prevalenza maschile''.

Le cifre sull'imprenditoria femminile sono state rese note in occasione dell'avvio a Macerata del 'Giro d'Italia delle donne che fanno impresa'. Un'iniziativa, ha spiegato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che ''punta a valorizzare l'universo dell'imprenditoria in 'rosa' che il sistema camerale sostiene attraverso la rete dei Comitati per l'imprenditoria femminile, presenti in tutte le province italiane''.

Per Dardanello ''oggi piu' che mai a queste imprenditrici occorre guardare con grande attenzione, sostenendole nel loro percorso di rafforzamento. Il loro impegno e' una grande risorsa sulla quale il Paese puo' scommettere per riprendere, dopo la bufera di questi mesi, la via dello sviluppo''. Nel complesso, rileva sempre l'Osservatorio, l'universo delle imprese capitanate da donne ''ha superato il milione e 435 mila unita', pari al 23,4% del totale delle aziende italiane''.
 

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