CrediUmbria approva il bilancio 2012: 1.626.000 euro di utile
Si è tenuta sabato 18 maggio, presso la sede sociale di Moiano (Città della Pieve), l'assemblea ordinaria dei soci della Banca di credito cooperativo CrediUmbria.
All’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio d’esercizio del 2012, il primo dopo il rinnovo del consiglio d’amministrazione dell’istituto avvenuto un anno fa.
Un documento, ha spiegato il presidente Palmiro Giovagnola illustrando il bilancio ai soci, che registra «uno stato di salute della Banca buono, soprattutto se posto in relazione al complesso periodo che il sistema economico italiano e bancario in particolare sta attraversando. Addirittura, se lo confrontiamo con i risultati economici conseguiti da tante banche, piccole e grandi, possiamo pure definirlo ottimo».
Approvato a maggioranza, con due voti contrari e nessun astenuto, il bilancio riporta un incremento dell’attività dell’istituto bancario: «Un banca in crescita – ha sottolineato il presidente –, con oltre 320 milioni di impieghi, un utile di circa un milione e seicento mila euro, in aumento di quattrocentomila rispetto all’anno precedente: il punto più importante è che questo risultato è stato conseguito dopo avere effettuato quasi sei milioni di accantonamenti netti sulle sofferenze. Il problema più grande che le banche in questo periodo stanno attraversando è infatti quello dei clienti in difficoltà, che non riescono a restituire i crediti che le banche hanno concesso. Altro aspetto fondamentale è che abbiamo tutte le condizioni per fare bene anche nel 2013».
Un bilancio, ha puntualizzato Giovagnola, «che fotografa l’andamento della Banca nel contesto attuale. Un documento frutto di un’operazione verità e un risultato di grande soddisfazione per il consiglio di amministrazione, stante le circostanze».
Fra i punti di forza di Banca CrediUmbria, il suo radicamento sul territorio, con tredici filiali aperte nel Trasimeno, Orvietano e Ternano e procedure in corso per aprire la quattordicesima a Fontignano, insediandosi così anche nel comune di Perugia.
Il rendiconto del 2012 documenta una raccolta complessiva pari a 412.552.000 euro, di cui 370.060.000 di raccolta diretta dalla clientela.
Gli impieghi alla clientela sono stati pari a 323.254.000, in diminuzione del 4,20% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è pari a 1.626.000 euro e il margine di intermediazione è di 20.032.000 (in crescita del 8,50% rispetto all’anno precedente). I costi operativi ammontano a 11.891.000 euro (in crescita del 3,93%). Nel corso del 2012, la Banca ha operato con 13 filiali, di cui 12 dotate di Atm e con nove sportelli bancomat.
Al termine dell’esercizio, l’organico complessivo risulta composto da 95 dipendenti.
CrediUmbria conta uno stock di oltre 14.000 rapporti di conto corrente attivi, di cui 1.395 nuovi rapporti accesi nel 2012. Al 31 dicembre 2012, i soci erano 2.370.
«Un bilancio complesso – ha spiegato il direttore generale di CrediUmbria, Stefano Capacci –, da considerare nell’insieme dei bilanci bancari del 2012. Ne fuoriesce un rendiconto valido, da valutare in maniera positiva, che denota come la banca abbia rafforzato i propri requisiti patrimoniali: un risultato particolarmente apprezzabile visto che il sistema bancario nel suo complesso andrà invece verso una riduzione. Sull’esito del bilancio 2012 hanno pesato senza dubbio gli effetti dell’operazione posta in essere con la Bce, cui CrediUmbria ha partecipato in misura rilevante. Operazione senza la quale numerosi bilanci bancari sarebbero stati in perdita».
Quanto al 2013, il consiglio di amministrazione di CrediUmbria, valuterà l’opportunità di eliminare la distribuzione dell’utile, mentre il sostegno al territorio continuerà a concretizzarsi attraverso una quota di beneficenza distribuita a sostegno delle iniziative dei Comuni, associazioni, realtà culturali e onlus.
Oltre all’approvazione dei bilancio 2012, l’assemblea dei soci del 18 maggio ha ratificato l’ingresso nel consiglio di amministrazione di Gino Mechelli, classe 1966, in sostituzione del consigliere e vicepresidente Sandro Banella dimessosi per ragioni personali, a cui lì assemblea ha rivolto il proprio saluto e ringraziamento.
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