Si è costituito il Comitato per le Energie Alternative del Parco del Monte Cucco. Il primo obiettivo è riportare alla ribalta la questione energia eolica. La nuova realtà è al momento in capo ai sindaci dei quattro Comuni umbri che costituiscono lo stesso Parco regionale. I primi cittadini hanno illustrato e dibattuto l'iniziativa in un'assemblea pubblica molto partecipata tenutasi giovedì scorso (13 ottobre) al teatro comunale di Scheggia, dove sono naturalmente intervenuti loro stessi: Mauro Monacelli per Fossato di Vico, Rosella Bellucci per Costacciaro, Giovanni Nardi per Scheggia e Pascelupo e Armando Cervini, vice del sindaco Riccardo Coletti, impossibilitato a essere presente, per Sigillo. È stata un'iniziativa che assume enorme valore anche alla luce dell'ordine del giorno unitario approvato in settembre dai quattro consigli comunali coinvolti. Un odg dove si chiede alla Regione Umbria di poter finalmente valorizzare il territorio del Parco e le sue risorse anche con impianti capaci di produrre energia rinnovabile, pensando a progetti in zone non strettamente vincolate (C e D) da poter sottoporre a regolare Valutazione d'Impatto Ambientale e rimandando soprattutto a siti particolarmente adatti allo sfruttamento dell'energia dal vento, che nel Parco di certo non mancano.

I sindaci hanno introdotto l'argomento principale sottolineando un presupposto fondamentale: “Questo comitato nasce 'per' e non 'contro', proponendo uno sviluppo economico che contribuisca a superare le attuali drammatiche difficoltà salvaguardando la tutela ambientale e, anzi, in realtà, migliorandola”. Da qui è iniziata la spiegazione di un'iniziativa così unitaria e condivisa: “Il nostro territorio è particolarmente vocato allo sfruttamento dell'energia eolica. Vorremmo costruire un percorso economico alternativo, visto che il modello che ha funzionato negli ultimi 40 anni (il sistema Merloni) non esiste più e ora è quanto mai necessario far fruttare al meglio le risorse locali. Una di queste è il vento. Anche in collaborazione con l'Università di Perugia, esistono progetti già approvati che, se realizzati, potrebbero in primis fornire un importante contributo al fabbisogno energetico e poi avrebbero ricadute economiche non indifferenti sulla popolazione.

Pur riconoscendo, grazie anche all'impegno dell'assessore regionale Silvano Rometti, la possibilità di sviluppare il mini-eolico nelle aree C e D (già antropizzate) del Parco, la recente disciplina regionale sull'istallazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili preclude impianti eolici nell'intero perimetro dell'area naturale protetta, nonostante le linee guida nazionali ne prevedano la possibilità anche nelle sopracitate zone C e D. Ecco perché i nostri consigli comunali hanno approvato un odg congiunto di osservazioni alla disciplina regionale. La realizzazione di interventi coordinati e integrati può soddisfare i fabbisogni energetici di piccole comunità, creando così 'isole energetiche' autonome alla rete interamente alimentate da energie rinnovabili. Sulla bontà dei progetti esistenti si riafferma che sono pubblici e dunque i Comuni sono in grado di controllarne l'utilità sociale e le ricadute positive. Non è necessario porre vincoli a priori e le aree verdi sono vocate alla green economy”.

A questo punto è iniziato il dibattito, che ha visto intervenire numerose personalità. Il consigliere regionale Andrea Smacchi si è detto “disponibile a riaprire la discussione” e ha dichiarato che “la Regione autorizzerà l'ampliamento dell'impianto eolico già esistente a Fossato di Vico”. Franco Zaffini, altro consigliere regionale presente, ha sottolineato l'importanza del documento unitario dei quattro Comuni: “Per questo ho subito presentato una mozione affinché la Regione ne recepisca le osservazioni e dia la possibilità di sottoporre a regolare procedura autorizzativa e valutativa il progetto dei parchi eolici del Comune di Scheggia in deroga ai divieti sanciti dalle norme regionali”. Sulla stessa linea il consigliere provinciale Giampiero Fugnanesi: “Insieme al collega Baldelli già in seno al consiglio provinciale ho presentato mozioni per la realizzazione di importanti progetti di sviluppo del territorio e anche in sede del consiglio delle autonomie locali ho proposto un emendamento alla disciplina regionale teso a consentire in deroga la possibilità di sottoporre i progetti in essere alla VIA”.

Per Confcommercio provinciale e regionale, Lucio Lupini ha rimarcato il “bell'esempio di democrazia che parte dal basso: è importante che i quattro Comuni lavorino per il futuro, il vento è una grande risorsa e l'associazione che rappresento è a fianco del comitato”. “L'economia è a terra e invece questa sera si parla di futuro”, ha detto Tino Tosti, neosegretario della Filca-Cisl Umbria: “Era ora. Queste sono zone emarginate. Il turismo da solo non basta”. A proposito, anche “gli operatori turistici del Parco sono favorevoli”, ha affermato Francesca Fantozzi, presidente della loro associazione, mentre alcuni cittadini si sono dichiarati disponibili alla mobilitazione di tutta la zona per far valere le ragioni di uno sviluppo alternativo. L'onorevole Giampiero Bocci, invece, non ha potuto essere presente per impegni parlamentari, inviando comunque un messaggio nel quale augurava all'assemblea un buon lavoro.

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