Sono cose che accadono e che possono accadere solo in estate, quell'estate che Giovannino Guareschi raccontava in maniera impeccabile parlando della sua "Bassa", di quella terra che guardava scorrere il grande fiume.
“Cose che succedono là, in quel paese strampalato dove in estate il sole picchia martellate in testa alla gente e la gente ragiona più con la stanga che con il cervello.."

Ma quelli erano gli anni del dopoguerra e quelle parole avevano un senso per quel tempo e per quelle persone. Oggi probabilmente sarà il cambiamento climatico, l''innanzamento delle temperature, quel maledetto sole che pichhia sulle teste...
Resta la sorpresa per tutti, che sia il sole che picchia, il cambiamento climatico o chi voglia aggiungere altro libero di farlo, ma sono cose che possono accadere solo in  estate, il rifiuto da compagni viaggio  di una condivisione dove Aziione mette i puntini sulle "i" anche gli accenti sulle svariate consonanti.

E' una scelta ponderata, un atto di squisita politica, io sto qui e sto anche lì? Una segnale ai compagni di viaggio di quel Patto avanti che ha vinto le elezioni? Un messaggio sulla bustina di Minerva per ricordare che Azione non è rimasta molto contente della spartizione di nomine alla carica di assessore?Difficile dirlo, impossibile definirlo, ma sul referendum per l'autonomia differenziata Azione prende le distanze, annuncia il suo distinguo e non ci sta a giocare la partita, o meglio, la gioca ma non in quel campo largo vincitoe delle elezioni comunali.

Il testo del comunicato stampa diffuso da Azione.

Il referendum sull’autonomia differenziata invocato dalle forze di opposizione del governo nazionale è dannoso e controproducente, in quanto rischia di rafforzare la maggioranza di governo. Nonostante ciò, ribadiamo la ferma opposizione di Azione ad una legge che rischia di spaccare in due il Paese e, soprattutto, una riforma che non introduce il finanziamento dei Livelli essenziali delle prestazioni necessari a garantire dei servizi pubblici fondamentali in tutto il territorio nazionale. È chiaro, però, che richiedere un quesito referendario su una materia tanto complessa e articolata, in cui è necessario raggiungere il quorum del 50% degli elettori, rischia di diventare un assist gigante al governo che, fino ad oggi, aveva posizioni più sfumate al suo interno. Come consigliere eletto di Azione, pertanto, non parteciperò alla raccolta firme promossa dal Partito democratico e dalle altre forze di opposizione.“ 

Lorenzo Mazzanti, consigliere comunale a Perugia.

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