PERUGIA - I consiglieri regionali della Lega, Valerio Mancini e Emanuele Fiorini hanno interrogato l’assessore all’ambiente Fernanda Cecchini per conoscere la posizione della Giunta in merito all'istituzione del Parco nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna.

“In data 15 aprile 2015 – ha ricordato Mancini - è stata depositata alla Camera dei Deputati una proposta di legge avente per oggetto la "Istituzione del Parco nazionale Catria, Nerone e Alpe della Luna", con estensione di circa 32mila ettari e il coinvolgimento di 20 Comuni, 4 Provincie e 3 Regioni, tra cui la Regione Umbria. A quanto risulta, non sono state ufficialmente coinvolte le comunità locali umbre, i consigli comunali interessati, l'Assemblea legislativa della Regione Umbria nel dibattito sui tanti aspetti tecnici derivanti da tale progetto di legge. Ci sono stati dei promotori  – ha spiegato l’esponente del Carroccio -, qualcuno dice appartenenti anche a qualche forza politica, che di loro iniziativa e senza passare all’interno di delibere di Consigli comunali, audizioni, incontri pubblici, ha improvvisamente organizzato una riunione a Pietralunga mostrando slide, immagini, progetti, regolamenti, regole di ingaggio caccia pesca, una serie di situazioni che hanno sconcertato una marea di persone.  Ma istituire un nuovo parco interregionale senza avere certezze sulla continuità della disponibilità di adeguate risorse finanziarie, nazionali e regionali, necessarie alla sua costituzione e soprattutto al suo costante funzionamento, rischia solo di creare un Ente inefficiente ed incapace di esercitare i compiti attribuiti”.

L’assessore Cecchini, nella sua risposta ha puntualizzato che la proposta di istituzione del parco “non nasce, così come nei giorni scorsi ha dichiarato Mancini, per volontà del PD, ma da una proposta di legge del Movimento 5 Stelle, che ha prodotto  un Comitato al cui interno non mi pare ci siano esponenti dell’Umbria. Questo Comitato  ha iniziato a interloquire con i territori. Per quanto ci riguarda, come Regione Umbria,non siamo stati coinvolti, né a livello istituzionale, né tecnico ed è bene ricordare che  le Regioni  hanno un ruolo determinante nell’istituzione di un parco anche per il fatto che gran parte del territorio è demanio di proprietà regionale. Siamo stati informati dell’iniziativa pubblica a Pietralunga cui non abbiamo ritenuto di dover partecipare perché la Regione è completamente fuori da tutta la vicenda. I parchi – ha precisato Cecchini - sono istituiti con decreto del Presidente della Repubblica, naturalmente passando per la Conferenza unificata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. E la Regione entra in causa nel momento in cui il ministero avanza la proposta. Se il ministero dell’ambiente dovesse prendere una tale iniziativa  la Regione Umbria dirà quello che pensa. Ma non si può non rilevare che per l’esiguità del territorio con cui l’Umbria entrerebbe a fare parte di questa area protetta, lo farebbe in una posizione marginale, sia nella gestione, sia nella governance come è facile ricavare dalla dizione stessa del parco che non porta alcun riferimento umbro”. 

Il consigliere Mancini nella sua replica ha detto di prendere atto che con l’intervento dell’assessore si mette fine a ogni dubbio ed ha invitato la rappresentante dell’Istituzione regionale a riferire all’Assemblea legislativa eventuali sviluppi della questione. 

 

 

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