PERUGIA - Circa 64mila persone, tra piccoli imprenditori, negozianti, partite iva, che hanno avuto accesso al bonus da 600 euro per l’emergenza covid; almeno altrettanti lavoratori dipendenti che hanno potuto usufruire della cassa integrazione in deroga, bloccando così licenziamenti o altri atti unilaterali delle imprese: è stato e continua ad essere un lavoro immane quello che i sindacati, i caaf, i patronati di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Inps stanno portando avanti per non lasciare indietro nessuno. “Evitare i licenziamenti e alleviare il disagio sociale resta il nostro obiettivo fondamentale - spiega Stefania Cardinali, della segreteria regionale della Cgil dell’Umbria - è indubbio che ci troviamo di fronte ad uno scenario inedito e difficilissimo, nel quale stiamo facendo di tutto, con i mezzi a nostra disposizione, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, dipendenti e autonomi, senza distinzione. Al tempo stesso, chiediamo alle aziende e alle banche di fare la loro parte, anticipando, ovunque sia possibile, la cassa integrazione che non è ancora arrivata nella disponibilità di lavoratrici e lavoratori”. 

“Crediamo sia giusto rivolgere un grandissimo ringraziamento - conclude Cardinali - a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che stanno quotidianamente smaltendo le migliaia e migliaia di pratiche per il bonus da 600 euro, per la cassa integrazione e per ogni altro strumento che possa alleviare il disagio sociale ed economico delle persone. È anche grazie a loro se, una volta usciti dall’emergenza sanitaria, potremo ripartire senza aver perso troppo terreno”. 

Condividi