PERUGIA - "No a soluzioni diversificate tra regioni, sì a un forte coordinamento a livello nazionale per favorire una ripartenza in piena sicurezza, nei tempi e nelle modalità stabilite dalla legge". È questa la posizione espressa oggi dalle tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria in una riunione in videoconferenza con la presidente della Regione, Donatella Tesei, che si è detta d’accordo su questa impostazione. I tre segretari generali Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini, hanno evidenziato come sin qui un approccio differenziato e a volte persino incoerente tra territori abbia ridotto l'efficacia delle azioni di contrasto alla diffusione del virus. Inoltre, l’interconnessione dei sistemi produttivi, delle filiere, dei distretti e dei servizi pubblici e privati ad essi collegati, rende impraticabile percorsi non coordinati a livello nazionale.

“Abbiamo pertanto condiviso con la presidente che il tema centrale in questo momento non sia il quando ripartire, ma il come - affermano i tre segretari - e su questo anche l’Umbria deve dare il suo contributo". Proprio con questo obiettivo partirà a strettissimo giro una "cabina di regia" coordinata dalla stessa Regione con le parti sociali, l’università e la comunità scientifica, per arrivare all’obiettivo di un protocollo d’intesa per il riavvio graduale delle attività attualmente ferme, con il pieno coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori (Rsu e Rls), per “contrattare l'organizzazione del lavoro azienda per azienda”.

"È chiaro a tutti - concludono Sgalla, Manzotti e Bendini - che si aprirà una lunga fase di transizione e ‘convivenza' con la presenza stessa del virus Covid-19. Una fase che andrà 'governata' con grande senso di responsabilità e con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori sociali ed istituzionali”. 

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