Corciano/ L’Istituto Benedetto Bonfigli e 'Incontro con l'autore'
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CORCIANO - "Il progetto 'Incontro con l'autore' nasce dalla constatazione di un crescente disamore ed estraneità dei ragazzi nei confronti dell'oggetto libro, spesso reputato qualcosa di altro dalla loro idea di piacere. Per molti ragazzi l'attività di lettura è mera esercitazione, per l’acquisizione delle strumentalità di base e spesso viene portata avanti malvolentieri perché, in qualche modo, sono 'costretti'. La lettura deve quindi essere riscoperta dai ragazzi come attività libera, oltre che piacevole" E' la riflessione delle docenti di lettere dell'Istituto Benedetto Bonfigli di Corciano, referenti del progetto “Incontro con l'autore”.
Strutturato come un ciclo di appuntamenti dedicati al romanzo storico e al romanzo fantasy, ha coinvolto gli alunni delle classi Seconde e Terze delle scuole secondarie di Corciano, San Mariano e Mantignana, quattordici classi e circa trecento ragazzi.
Dal momento che le scuole e le agenzie culturali non scolastiche del territorio stanno attuando progetti di “lettura animata", per condurre giovani uomini e donne alla scoperta della lettura come piacere, proseguono le insegnanti "l’incontro con un autore può diventare una delle strategie attraverso cui proporre un’immagine viva e dinamica del libro e favorire la scoperta della lettura come momento di fruizione libera e piacevole. Nostra primaria finalità - aggiungono - è stata rendere più interessante ed attuale l’oggetto libro, vedendo concretamente la persona che c'è dietro un libro o una storia, una persona del tutto normale e comune, gente come noi".
Gli incontri, ciascuno della durata di 60/90 minuti, si sono svolti nelle singole classi ed hanno visto l'avvicendarsi di Matteo Bruno, autore perugino di narrativa storica ed il 25enne Alessandro Alunno, scrittore fantasy, autore de "Il destino degli incantatori" vincitore del premio Pegasus.
Per entrambi l'esperienza è stata positiva. Bruno ha trattato gli aspetti specifici che caratterizzano la scrittura creativa di taglio storico, come il significato dei dialoghi e l’attenzione agli anacronismi. Inoltre ha cercato di mostrare il “volto umano della Storia”, facendo capire come essa sia costituita anche e soprattutto da persone e non soltanto dalla cronaca dei fatti da studiare sui libri di testo. L'obiettivo era stimolare i ragazzi nella lettura e cimentarsi nella scrittura senza timore di incorrere nel giudizio altrui e l’interesse è stato altissimo.
Più emozionale l'approccio di Alunno "quei banchi non li vedevo da 12 anni - ha ammesso - solo che stavolta li ho visti dalla parte opposta ed entrare in classe con i ragazzi che si alzano per salutarti sinceramente mi ha fatto sentire vecchio".
Solo un timore, perché, ha aggiunto, tra l'altro "quello che mi ha permesso di comunicare con loro, è stato proprio il fatto che ancora sono abbastanza giovane e sono riuscito a cogliere gli aspetti della scrittura che possono comprendere. Ovvero, scrivere per piacere .... lo facciamo? loro lo fanno? Sì, ma inconsciamente. Ho visto molti interessati a creare una propria storia e a misurarsi, anche se ancora non hanno gli strumenti per farlo. La sensazione più bella è stata quando i ragazzi che avevano letto il libro mi hanno fatto domande sui possibili sviluppi futuri della storia, lì ho capito che ero riuscito a comunicare qualcosa attraverso il mio testo, qualcosa che li ha incuriositi a tal punto da immaginarne il seguito".
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