PERUGIA - "Non è possibile abbandonare le nostre produzioni di tabacco per consentire una pur giusta lotta al tabagismo, ed al tempo stesso permettere che si importi tabacco da Paesi extraeuropei che nemmeno offrono quelle garanzie di qualità necessarie, appunto, alla difesa della salute delle persone". E' quanto affermato dalla presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questo pomeriggio, assieme all'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, all'affollata iniziativa delle organizzazioni dei produttori di tabacco che si è tenuta a Città di Castello sul tema "Tabacco e lavoro: una risorsa per il Paese", presente, tra gli altri, l'on Paolo de Castro, presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo. La presidente ha ribadito la volontà delle istituzioni umbre, e della regione in particolare, di essere al fianco di lavoratori e produttori di tabacco umbri ed italiani nella lotta per la difesa di un comparto "strategico e di grande rilevanza economica, ma anche ambientale e culturale, per l'economia di tutta la regione. "In questi anni - ha ricordato la presidente Marini - tutti i soggetti che compongono la filiera tabacchicola umbra e nazionale hanno realizzato molti interventi tesi a ristrutturare, ammodernare e rendere le produzioni di tabacco più in linea con le direttive dell'Unione europea in questa materia, dimostrando senso di responsabilità e coerenza. Ora attendiamo altrettanta coerenza in sede europea affinché non prevalga un approccio esclusivamente ideologico alla lotta al tabagismo, a danno di intere economie di diversi paesi europei. E a danno, sopratutto, della nostra economia". Riferendosi alla riforma della politica agricola europea la presidente Marini ha ricordato l'azione e l'impegno che sta mettendo in campo in sede europea e di comitato delle regioni affinché la nuova PAC possa corrispondere alle esigenze del mondo della produzione tabacchicola "che non può essere abbandonato a se stesso, soprattutto dopo i grandi sforzi compiuti negli ultimi due anni per realizzare quella riorganizzazione e riconversione che la stessa Europa aveva richiesto". 
L'assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, per parte sua, ha ricordato come la Regione Umbria, appunto per impedire l'abbandono delle produzioni di tabacco, abbia nell'ultimo tempo messo in campo varie azioni di sostegno: "Nell'ambito del nostro Programma di sviluppo rurale - ha ricordato l'assessore - abbiamo predisposto diversi bandi per consentire l'ammodernamento delle aziende agricole. E sono state oltre 1500 quelle che hanno presentato domanda per effettuare interventi di innovazione. Questi bandi sono stati finanziati dalla regione per un importo di 110 milioni di euro che hanno consentito interventi per complessivi 300 milioni di investimenti. Questo lavoro ci ha permesso di aiutare moltissime imprese a recuperare parzialmente la redditività delle produzioni e di poter guardare al futuro con un po' di fiducia. Ora non possiamo assolutamente consentire che tutto ciò venga vanificato. Il nostro obiettivo - ha concluso l'assessore - è e resta quello di essere una terra dove la produzione di tabacco deve continuare a vivere".
 

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