TERNI - In occasione dell’inaugurazione, presso la parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria in Campomicciolo a Terni della quarta tappa della mostra itinerante “Venti volte San Martino”, mostra documentaria delle Opere Segno della Caritas diocesana, martedì 20 giugno alle 18 si svolgerà il convegno sulla tematica del fenomeno migratorio a Terni: “Il fenomeno migratorio nella città di Terni. Una lunga storia di accoglienza”. Interverranno: Francesca Malafoglia vice sindaco di Terni, Emanuele D’Amico capo gabinetto della Prefettura di Terni, Sabrina Borghi responsabile del servizio edilizia scolastica della Provincia di Terni, don Angelo D’Andrea parroco del Cuore Immacolato di Maria. Modera Ideale Piantoni direttore della Caritas diocesana di Terni.

La mostra resterà aperta dal 20 al 26 giugno negli orari di apertura della chiesa.

Da venti anni l’associazione di volontariato “San Martino”, attraverso la gestione delle opere segno della Caritas diocesana, è al servizio della promozione integrale della persona, dell’inclusione sociale di persone svantaggiante, con opere che sostengono, riabilitano e promuovono la persona attuando interventi innovativi e significativi rispetto ai bisogni emergenti.

La mostra “Venti volte San Martino”, che sarà ospitata da giugno a dicembre in altre 25 parrocchie della diocesi, si articola in una decina di pannelli dedicati alle opere segno della Caritas con immagini e brevi testi esplicativi dell’attività svolta nei settori di principale intervento: emergenze territoriali e mensa “San Valentino”, carcere, Cittadella della solidarietà, agenzia formativa, Cresciamo insieme, immigrazione.

Venti anni di solidarietà ripercorsi attraverso le principali tappe: la mensa San Valentino aperta nel 2001, all’emporio solidale di Terni del 2014 e quello di Amelia e Narni nel 2016, alle attività del centro di ascolto in carcere e il progetto “Arte in carcere”, al Centro di Ascolto Caritas di via Vollusiano per la prima accoglienza, ascolto, orientamento, fornitura di vestiario e servizi per la cura personale. Dal 1998 è presente con l’ospedale della solidarietà in collaborazione con i maggiori centri ospedalieri del territorio per portare in Italia bambini, in particolare, ma anche adulti affetti da gravi malattie che non possono essere curate nel loro paese d’origine. Per gli immigrati l’attività è rivolta all’accoglienza nelle strutture a disposizione e all’inserimento sociale e, ove possibile, lavorativo delle persone. Dal 2011 il servizio immigrazione si è ampliato con la gestione del progetto destinato all’accoglienza degli immigrati richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) in collaborazione con i Comuni del territorio, dal 2014 per l’emergenza sbarchi con oltre seicento persone accolte in tre anni.

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