PERUGIA – Portare la donna africana in Umbria affinché possa diventare protagonista della vita sociale e politica, abbandonando una connotazione che spesso la vede relegata solo all’interno del nucleo familiare. E’ quanto emerso questo pomeriggio durante “L’Africa cammina con i piedi delle donne”, un incontro con le donne della diaspora africana in Umbria svoltosi presso la Sala del Consiglio della Provincia di Perugia.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Umbria Africa Onlus in collaborazione con la campagna NOPPAW, il Cesvol Perugia- Servizio “Cittadinanza Internazionale” e l’Associazione Famiglia Perugia e con il Patrocinio della Regione Umbra, della Provincia e del Comune di Perugia.

Al dibattito erano presenti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, l’assessore provinciale alle pari opportunità Ornella Bellini, Carla Casciari vice presidente della Regione Umbria, la senatrice Annarita Fioroni, il presidente ed il presidente onorario dell’Associazione Umbria Africa Paul Dongmeza ed Ada Girolamini, Lancia Dihouolou portavoce delle donne dell’Associazione, Luigi Lanna presidente Centro servizi volontariato Perugia, l’ambasciatrice della Repubblica di Mozambico Carla Elisa Luis Mucavi, Pauline Kashale portavoce della campagna internazionale NOPPAW per l’attribuzione del premio Nobel per la Pace 2011 alla donna africana, Valère Goka dell’Associazione Umbria Africa, il consigliere del Comune di Perugia Tiziana Capaldini e Fiorella Giacalone docente di antropologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia.

Presenti anche le rappresentanti diplomatiche della Repubblica del Ghana, Guinea Equatoriale, Repubblica del Kenia, Repubblica Islamica della Mauritania, Repubblica Somala, Repubblica della Nigeria e della Repubblica del Capo Verde, l’incontro ha rappresentato un’occasione importante per parlare della situazione che stanno attualmente vivendo le donne africane nei loro paesi d’origine.

Le donne sono, infatti, la spina dorsale che sorregge l’Africa; in tutti i settori della vita, dalla cura della casa e dell’infanzia, all’economia, alla politica, all’arte, alla cultura e all’impegno ambientale, non è pensabile un futuro umano senza la loro partecipazione attiva e responsabile. Un ruolo, che la stessa dovrebbe ricoprire anche nelle comunità di arrivo dove diventano protagoniste del processo d’integrazione.

“Con questo evento vogliamo offrire un esempio di come nella nostra realtà concetti come accoglienza ed integrazione siano superati in favore di un vero processo di inclusione sociale – ha affermato il vice presidente Rossi - e le persone, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, quando decidono di lavorare nella nostra realtà, devono essere considerate come tutti gli altri cittadini”. Il vice presidente ha sottolineato il posto occupato dalle donne all’interno della società africana dove le stesse producono l’80 per cento dei beni di consumo e controllano il 70 per cento della produzione agricola.

“Le donne africane sono il vero motore della società – ha sottolineato Bellini – in molti paesi le ho viste trasportare acqua, legna, prendersi cura della famiglia con grande dignità, senso di responsabilità e con enormi sacrifici dovuti ai ristretti bilanci familiari. Dobbiamo rispettare e stare vicino a questo continente dove la trasparenza e l’etica devono essere però alla portata di tutto, donne ed uomini”.

Il presidente dell’Associazione Umbria Africa, Dongmeza, ha sottolineato come “solo insieme sia possibile cambiare e costruire un altro mondo ed un’altra Africa”. “La presenza oggi di undici ambasciatrici donne africane è la dimostrazione di come anche in Africa la donna si stia sempre di più emancipando – ha precisato - ed anche in Umbria la donna africana dovrà sempre di più allontanarsi da quell’idea che la vede solo relegata all’interno del nucleo familiare, per diventare la protagonista della vita sociale e politica”.

“In prossimità della festa della donna dobbiamo spostare sempre di più la nostra attenzione anche ad altre culture cogliendone i punti di forza – ha commentato il vice presidente Casciari – soprattutto in un momento delicato come questo in cui il ruolo della donna viene sempre di più messo in discussione”. Durante l’incontro sono state raccolte le firme a sostegno della candidatura presentata per l’attribuzione del premio Nobel 2011 per la pace alla Donna Africana.
 

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