NORCIA - Il comando stazione di Norcia del Corpo forestale dello Stato, al termine di indagini durate alcuni mesi nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, ha denunciato quattro persone in qualita' di responsabili legali di due aziende sottoposte ad accertamento. Nella prima azienda - riferisce stamani il Cfs di Norcia - i rifiuti speciali derivanti dall'attivita' produttiva avrebbero dovuto essere immessi in una cisterna a tenuta stagna per poi, tramite ditte autorizzate, essere indirizzati a smaltimento definitivo. Secondo la Forestale, invece, venivano deviati dal loro ciclo di gestione e sversati direttamente in un terreno agricolo.

Le quantita' di rifiuti liquidi smaltiti in questo modo - sempre secondo il Cfs di Norcia - superano i tre milioni e 400.000 litri, con un ''risparmio'' di costi di smaltimento, per l'azienda, che si aggira tra 120.000 euro ed i 150.000. Le indagini sono ancora in corso per valutare l'eventuale danno ambientale e le azioni da intraprendere laddove fosse necessaria la bonifica del terreno, in relazione all'eventuale presenza di idrocarburi nel suolo.

Nella seconda azienda il Cfs ha riscontrato diverse violazioni alle norme che riguardano le emissioni in atmosfera, non solo per non aver mai provveduto all'invio obbligatorio delle analisi delle emissioni agli organi competenti, ma anche per non aver messo a regime l'impianto in questione.

 

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