VALNERINA - Domenica 8 maggio, dalle ore 10:30 in Valnerina a Terria (a sinistra del ponte, dopo il poligono) davanti al cantiere dell'acquedotto aperto sulla discarica, il coordinamento per la difesa del Nera, organizza un presidio popolare contro questa opera inutile e dannosa che, nonostante i pareri contrari di geologi e tecnici, capta le falde profonde  del Nera a 300 mt di profondità e, non applicando il principio di precauzione, mette in pericolo la vita del fiume rischiando di ridurre la sua portata al minimo vitale e di avere conseguenze devastanti sulla valle.

Sarà una festa popolare con esperti, geologi, archeologi che parleranno della storia del fiume, dell'impatto dell'opera nel contesto antropologico e ambientale della valle in contrasto con qualsiasi progetto di sviluppo basato sul turismo di qualità e sulla valorizzazione di quel territorio unico che è la Valnerina.

In mattinata sono previsti gli interventi del prof. Gianni Iacarella: “La Nera captata”; della prof.ssa Elisabetta Grimani “Archeologia in Valnerina, il drago si è risvegliato”; dell'archeologo Enrico Latini e del geologo Bruno Mattioli “l’impatto idrogeologico dell’acquedotto”.

Sono organizzati laboratori per bambini e si potrà firmare la petizione contro l'acquedotto cui hanno già aderito centinaia di cittadini.

Dopo l'importante partecipazione di cittadini alle assemblee organizzate a Terni, Macenano, Ferentillo ed Arrone il coordinamento per la difesa del Nera-No acquedotto invita gli abitanti della Valnerina a dimostrare la loro contrarietà ad un’opera che mette a repentaglio il bene comune del fiume per una presunta, strumentale e non dimostrata emergenza idrica di oltre 10 anni fa, e pone una pesante ipoteca sulla valle e sul Nera per garantire profitti privati e la captazione di soldi pubblici della regione Umbria e dei cittadini (tramite le bollette).

COORDINAMENTO IN DIFESA DEL NERA-NO ACQUEDOTTO

 

 

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