"L’Europa e la guerra. Dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace”. Questo il tema dell’incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Borromeo, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, a Roma, a cui ha partecipato il sindaco di Assisi Stefania Proietti su invito dell’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede.
“È stato un momento di confronto intenso e significativo - ha commentato il sindaco Proietti - perché la guerra scoppiata nel cuore dell’Europa sta provocando da mesi morte e distruzioni, gli effetti ci riguardano da vicino, è ora di fare qualcosa di concreto per fermare le armi. La conferenza di oggi ha proposto delle vie e dei percorsi per ridare spazio al dialogo, tenendo anche presente l’importanza di costruire un nuovo e più giusto sistema di relazioni internazionali. Su questo tema, la pace e il dialogo, la Città si è spesa sin dal giorno dello scoppio della guerra ed è pronta a fare la sua parte, con la responsabilità di quello spirito di Assisi che portò, su invito di Papa Giovanni Paolo II, i capi di tutte le religioni del mondo a pregare per la pace universale".
Nei mesi scorsi sia il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che Papa Francesco hanno citato la Conferenza internazionale di Helsinki e i suoi principi che contribuirono alla distensione in Europa codificando dei punti fermi sul dovere di rispettare i confini degli Stati e di risolvere le controversie con la diplomazia.  Dopo i saluti introduttivi di Francesco Di Nitto, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, e di Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani, ha preso la parola Matteo Luigi Napolitano, dell’Università degli Studi del Molise, per un inquadramento storico sulla Conferenza di Helsinki. È’ intervenuto quindi il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. Nella seconda parte dell’incontro si è svolta una tavola rotonda, coordinata dal direttore di Limes Lucio Caracciolo, alla quale hanno preso parte Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’Eni, Monica Lugato dell’Università Lumsa.

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