di Nicola Starostin

Perugia, 8 settembre – Da segnalare una bella iniziativa della Federazione ciclistica italiana che si impegnata in una battaglia nobile e giusta a favore dei diritti delle donne e l’inclusività nello sport, sostenendo la nazionale femminile dell’Afghanistan, dove una donna che siede su un sellino di una bicicletta è considerato una vera e propria provocazione sessuale, e una ciclista che infrange il tabù può correre seri rischi per la propria incolumità fisica. Viviamo in un mondo dove le discriminazioni di genere sono ancora profonde e solo l’aiuto dello sport internazionale può aiutare a superarle.

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