SPOLETO - L’amministrazione Bececco tace - come del resto su tutto ciò che riguarda vicende politiche o lavorative cittadine complesse - ma per il palazzo della Posterna inizia oggi la fase calda e definitiva, e quindi bisogna parlarne.

Bisogna parlare di fase, perché procedure alla mano infatti, non è possibile stabilire con esattezza una scadenza certa dei termini ma sta di fatto che 60 giorni fa è arrivata la sentenza definitiva dalla Procura generale di Firenze, il 9 novembre 2017, quella che ordinò la demolizione dei palazzi della Posterna. Nello specifico, la magistratura ha dato esecuzione alla sentenza e trattandosi di un ordine di esecuzione penale (che segue la pronuncia definitiva passata in giudicato, dopo il terzo grado in cassazione) per il calcolo dei termini occorre partire dalla data di notifica degli atti, che stanti le informazioni a mezzo stampa dovrebbe risalire al 19 novembre 2017.

Quindi a partire da oggi e fino al 18 gennaio potrebbero scattare i termini di demolizione coatta.

Su tutto il silenzio!

Non si è discusso in consiglio comunale sul tema, e non si discuterà, perché la mozione dell’opposizione è stata bocciata in consiglio comunale.

È evidente che la vicenda Ecomostro sia troppo complessa per essere risolta a livello locale, da una amministrazione in scadenza e dilaniata da un evento tragico e doloroso. Una amministrazione senza commissioni, quindi senza indirizzo politico territoriale. Una vicenda nella quale probabilmente perderanno tutti, Comune, costruttori, geometri, finanziarie, proprietari e come sempre, alla fine anche i cittadini.

Serve alzare il livello di critica ed analisi politica e tecnica magari chiedendo un tavolo regionale o ministeriale, in maniera che qualcuno trovi una soluzione che sia indolore per la città (sempre che esista), mentre al momento nessuna proposta è arrivata dal Comune, nessuna soluzione si vede in fondo al tunnel, eppure, sono trascorsi due anni dalla sentenza definitiva di Firenze, risalente al gennaio 2016, ma nulla è stato fatto di concreto.

Stefano Lucidi
Elisa Bassetti

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